Gaza: al Cairo si lavora alla tregua permanente, ma Hamas ribatte: “Non c’è alcun accordo in tal senso”

Creato il 07 agosto 2014 da Nicola933
di Gabriella Maddaloni - 7 agosto 2014

Di Gabriella Maddaloni. La tregua di 72 ore tra Israele e Hamas, iniziata martedì alle ore 8 e che dovrebbe terminare venerdì alla medesima ora, sta durando. Eppure, nonostante le trattative che le delegazioni delle 2 parti stanno portando avanti al Cairo, non è affatto detto che ci si accordi per un definitivo “cessate il fuoco”.

Ieri Israele ha manifestato la volontà di un prolungamento della tregua “senza condizioni” tramite le parole di un anonimo informatore della delegazione, ma Hamas non sembra d’accordo. L’organizzazione islamica, tramite un comunicato del suo leader n.°2 Abou Marzuk, ha precisato che “non c’è accordo per prolungare il cessate il fuoco”. Hamas ha aggiunto di non essere al corrente delle intenzioni di Israele per una tregua illimitata, anche se alcuni suoi esponenti presenti alla delegazione hanno sottolineato che “sono in atto negoziati seri e dettagliati”.

Intanto a Gaza, grazie agli ultimi 2 giorni di calma, si è stabilito un clima di relativa normalità, e i civili le cui case non sono state distrutte dai bombardamenti ebraici sono tornati nelle loro abitazioni. Israele è invece impegnato a difendersi, tramite le parole del premier Netanyahu, dalle accuse di eccessivo impiego di mezzi militari durante “Confine Protettivo” e della conseguente strage di vite umane. Il Primo Ministro ebraico ha spiegato le sue drastiche scelte militari affermando che sono state “giustificate e proporzionate” alle minacce dei migliaia di razzi che Hamas inviava in Israele. Si è tuttavia detto “profondamente dispiaciuto” per la consistente perdita di vite di civili.

Non ha mancato di far sentire il suo parere su queste trattative il presidente Usa Obama: “Non ho nessuna simpatia per Hamas, ma ho simpatia per la gente ordinaria, per il lavoro che è stato fatto dall’Autorità palestinese, per aver mostrato di voler andare avanti, per arrivare alla soluzione dei due Stati. Abu Mazen è sincero nel suo desiderio di pace, bisogna ricostruire la fiducia nel suo popolo”, è stato il discorso pronunciato dal leader della Casa Bianca al termine del summit Usa-Africa.


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