Le truppe israeliane, come informa un portavoce militare, “hanno lasciato la Striscia”, tenendo solo un piccolo contingente armato lungo la frontiera, nel caso Hamas violi la tregua. Il Times of Israel riporta che “sono stati circa 900 gli operativi di Hamas, jihad islamica e altre fazioni terroristiche uccisi dall’esercito israeliano nei 29 giorni di operazioni a Gaza”.Fonti sanitarie a Gaza fanno sapere che “i morti causati dall’esercito sono stati 1.800, tra cui molti civili e bambini”. Secondo l’Unicef il numero esatto di bimbi ammazzati a Gaza ammonta a 392, mentre 8 sarebbero quelli ebrei feriti dal lancio di razzi di Hamas verso Israele. Le scuole distrutte a Gaza dai raid israeliani sarebbero 142, 2 quelle ebraiche danneggiate dai razzi di Hamas.
Fonti aeroportuali del Cairo hanno riferito nelle scorse ore che è attesa nella capitale egiziana una delegazione israeliana che dovrà discutere di un “cessate il fuoco duraturo a Gaza”. Usa e Ue hanno accolto favorevolmente questa nuova proposta di tregua, ed hanno invitato le 2 parti a rispettarla; il ministro degli Esteri palestinese Riad al Malki è andato all’Aja per chiedere alla Cpi (Corte Penale Internazionale) di condannare Israele per “crimini contro l’umanità”.
Intanto la tv israeliana Canale 10 informa che 3 settimane fa lo Shin Bet (i servii segreti ebraici), hanno arrestato il mandante del rapimento e dell’uccisione dei 3 adolescenti israeliani morti a giugno: Hussam Kawasmeh, che secondo gli 007 ebrei ha agito per conto di Hamas.
Non resta che aspettare, e vedere se questa tregua durerà e, soprattutto, se sarà l’apripista di un “cessate il fuoco” definitivo.