G.b.f. - pretty little gays

Creato il 17 maggio 2015 da Cannibal Kid
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G.B.F. (USA 2013) Regia: Darren Stein Sceneggiatura: George Northy Cast: Michael J. Willett, Paul Iacono, Sasha Pieterse, Andrea Bowen, Xosha Roquemore, Molly Tarlov, Derek Mio, Megan Mullally, Joanna “JoJo” Levesque, Natasha Lyonne, Evanna Lynch, Jonathan Silverman, Rebecca Gayheart, Anthony Garland Genere: gay-friendly Se ti piace guarda anche: Faking It - Più che amiche, In & Out, Glee, Mean Girls, Easy Girl
Voi ce l’avete un G.B.F., ovvero un Gay Best Friend, un miglior amico gay? Nooo? OH-MIO-DIO, ma siete troppo out! Cosa aspettate a trovarvene uno? È proprio quanto fanno le tre reginette di popolarità protagoniste di G.B.F., una pellicola ca-ri-nis-si-mis-si-ma e molto gay-friendly che presenta un cast molto tv-series-friendly. Le tre queen bitches sono infatti: la bionda Sasha Pieterse, meglio nota come la morta/non morta Alison di Pretty Little Liars, la rossa Andrea Bowen che era la figlia di Susan in Desperate Housewives, e poi la nera Xosha Roquemore, che è comparsa in alcune puntate della sitcom The Mindy Project.

Non è finita qui, perché il cast di questa indie-pop-gay-comedy straripa di volti non troppo noti, ma che da qualche parte li abbiamo già visti, li abbiamo: ci sono Evanna Lynch, ovvero la biondina dark Luna Lovegood della saga di Harry Potter, la popstar JoJo, il nerd Paul Iacono ex protagonista di Hard Times - Tempi duri per RJ Berger, Molly Tarlov di Diario di una nerd superstar, Megan Mullally ex Karen di Will & Grace e poi, perfettamente a suo agio con la tematica omosessuale, Natasha Lyonne di Orange Is the New Black, in cui a livello di lesbicate se ne vedono di ogni tipo e ancora Rebecca Gayheart che, con il cognome che si ritrova, ma chi è più gay-friendly di lei? Il protagonista principale è invece Michael J. Willett, che abbiamo visto in quella fucina di talenti che è stata la serie United States of Tara e nel lesbo-telefilm di Mtv Faking It, dove ha sempre la parte del ragazzo cui piacciono i ragazzi.

Una pellicola dunque imperdibile se siete gay, gay-friendly, patiti di serie tv americane, appassionati di commedie adolescenziali, oppure tutte queste cose messe insieme. La tematica omosessuale viene affrontata in maniera divertita e divertente e, per quanto sia una pellicola molto teen e a tratti piuttosto superficiale, pur non raggiungendo i livelli di un Pride, riesce a essere molto caruccio e ad evitare di cadere nel ridicolo, come ad esempio il terrificante prodotto della nostra cinematografia Outing - Fidanzati per sbaglio. Inoltre, offre l’occasione per riflettere su come la figura dei gay sia stata accettata dalla società. In questo film, i ragazzi “dell’altra sponda” vengono utilizzati dalle ragazze popolari come dei simpatici e curiosi cuccioli da sfoggiare con le amiche, perché fa figo, perché tutte le dive come Lady Gaga o Madonna o Paris Hilton sono gay-friendly. Questo ovviamente è un “pochino” degradante, ma se non altro è un passo in avanti per l’accettazione dell’omosessualità. Con il sorriso sulle labbra, si tratta pur sempre di una commedia, G.B.F. mostra come questo sia un percorso ancora in salita ma di come allo stesso tempo, oggi, sia possibile passare dalla visione dei gay come degli emarginati, dei reietti, a degli elementi cool e figosi, persino in un ambiente duro come quello del liceo. La società sta cambiando e G.B.F., nel suo piccolo, contribuisce con il suo sguardo ironico a testimoniare l’evoluzione nei costumi. Niente male per un filmetto pieno di pretty little teens. (voto 6+/10)

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