GdL "A Week-end with Mr Darcy" di Victoria Connelly | Recensione

Creato il 08 luglio 2013 da Thelizzies
Carissimi Lettori e Amici di Old Friends & New Fancies,
Recensiamo oggi un libro che ci ha tenuto piacevolmente compagnia nelle prime giornate di questa estate un po' capricciosa (a giorni fa un caldo torrido, a giorni si scatenano temporali e fa freddo, che sembra di stare in autunno). 

A Weekend with Mr Darcy di Victoria Connelly è stata proprio la lettura perfetta per chi, come noi, è un Janeite, aveva bisogno di una lettura fresca, spumeggiante e senza impegni e voleva sentire quell'aria di libertà che si abbina all'idea che abbiamo dell'estate, anche se per alcuni di noi le ferie sembrano un miraggio lontano.
Questo romanzo ci ha fatto tirare un po' il fiato nel corso della nostra Seconda Stagione di Festeggiamenti per il Bicentenario di Pride and Prejudice, in quanto non ci ha presentato l'ennesima rivisitazione del romanzo che stiamo festeggiando qui su Old Friends & New Fancies – da un anno e mezzo, ormai – ma ci ha dato l'opportunità di leggere quelle che ho definito Storie di ordinaria Austenmania (credo proprio che darò questo titolo alla recensione), storie in cui i protagonisti sono persone più o meno come noi, con l'amore per Jane Austen a fare da denominatore comune.

RECENSIONE
Storie di ordinaria Austenmania e 1/2
Abbiamo scelto questo romanzo perché il Mr Darcy nel titolo ci ha fatto pensare a un retelling di Pride and Prejudice, perfetto dunque per i nostri festeggiamenti del Bicentenario. Ma ci sbagliavamo. È vero che mettere Mr Darcy nel titolo paga, perché è un richiamo per tutti i Janeite assetati di tutto quel che sia collegato a Jane Austen e e Pride and Prejudice in particolare.

È altresì vero che Victoria Connelly non ha sfruttato il nome di Mr Darcy per puri scopi commerciali. Il libro ha, effettivamente, Jane Austen come denominatore comune; Orgoglio e Pregiudizio gioca davvero un ruolo importante nella storia, molto più che in sedicenti retelling in chiave moderna dove i nomi dei personaggi dell'adorata zia Jane vengono buttati lì alla rinfusa senza una vera ragione, se non quella di speculare su questa gallina dalle uova d'oro.

E, dopo mesi di sequel e retelling, una storia leggermente diversa è la benvenuta, una brezza leggera e gradevole prima di rituffarci fra gli abissi popolati da Fitzwilliam Darcy e da Lizzy Bennet di vario genere (abissi che adoriamo frequentare, sia ben chiaro!)



Abbiamo tre protagonisti, due donne e un uomo.
Kathrine Roberts è una docente universitaria di Oxford, ma ha un guilty pleasure: oltre ad amare Jane Austen (ovvio), adora i romance storici di Lorna Warwick. Guai sea Oxford si sapesse che legge letteratura considerata di bassa lega! Però ha intavolato una corrispondenza con Lorna, che è praticamente diventata la sua migliore amica, quella a cui confidare i suoi disastri con gli uomini e la delusione provata quando ha scoperto che il suo ex era sposato!

Robyn Love vive in Yorkshire con le sue galline, a cui ha dato (mitica!) i nomi dei personaggi di Orgoglio e pregiudizio, basandosi sui loro caratteri: ci sono Lydia, Lady Catherine e Miss Bingley. E il gallo, naturalmente, si chiama Wickham

Robyn adora perdersi nei romanzi di Jane Austen e nei film e gli sceneggiati tratti da essi. Non così, purtroppo, il suo boyfriend storico Jason – 'Jace' – Collins. Chi vorrebbe essere Mrs Collins, d'altronde, a parte la pratica Charlotte Lucas? Di certo non Robyn, che di cognome fa 'Love' ed è alla ricerca del vero amore! E poi, diciamocelo chiaro, Robyn non cerca Mr Darcy, lei preferirebbe un Mr Bingley, un tipo semplice, senza problemi, allegro e accomodante, cosa che Jace – un musone che sembra essere rimasto all'epoca delle caverne: "Io Tarzan, tu Jane" – non è minimamente.

Ardington House, la casa che la Connelly ha immaginato come Purley Hall

E poi c'è lui, Warwick Lawton, che nasconde un segreto (che viene svelato nel secondo capitolo, sia ben chiaro, ma non voglio levarvi la sorpresa, perché la Connelly è stata molto brava nel creare la suspense). Anche Warwick è fan di Jane Austen, ed è innamorato di una donna che ha visto solo in foto sul web, ma che conosce molto bene, attraverso una fitta corrispondenza. 

Tutti e tre si recano in Hampshire, a Purley Hall, per l'annuale week-end dedicato a Jane Austen. L'attrice Dame Pamela Harcourt (che, chissà perché, mi ha ricordato Maggie Smith), proprietaria della tenuta in cui si tiene il convegno, nonché interprete in gioventù di Elizabeth Bennet e Marianne Dashwood e in età più avanzata di Fanny Dashwood e di Lady Catherine de Bourgh, guida i janeites attraverso numerose attività, sia serie – come visitare il Jane Austen's House Museum di Chawton o la cattedrale di Winchester – che meno serie, ma sempre divertenti, come un quiz di domande e citazioni su Jane Austen o l'Undressing Mr Darcy, una sorta di lezione sui costumi d'epoca che prevede una sorta di striptease dell'attore che interpreta Mr Darcy, per comprendere quanti e quali capi un gentiluomo dell'epoca indossasse.

Undressing Mr Darcy

Tutte queste attività non sono sconosciute a chi ama Jane Austen, poiché, almeno una volta nella vita, si è dedicato all'una o all'altra, o anche a tutte. 
Il fatto che tutti i personaggi del romanzo – Jace Collins a parte – siano janeites, poi, ci fa provare una sorta di empatia e ci fa comprendere i loro pensieri più intimi quando esprimono l'amore per Jane e le loro motivazioni.

Una candela nella cattedrale di Winchester, dov'è seppellita Jane Austen


Inoltre, pur non essendo un retelling, non mancano le situazioni o i personaggi che possono riferirsi a quelli di Jane Austen. Mrs Sloan, a cui non va bene niente e che deve mettere il becco su tutto, sembra Lady Catherine de Bourgh, Mrs Norris, nonostante il nome, sembra somigliare in modo impressionante a Mrs Jennings quando prende sotto le sue ali Katherine e Robyn (Elinor e Marianne) e parla di bei figlioli.

E Warwick ha il nome giusto – dopo tutto inizia con la W – per essere il Wickham o il Willoughby della situazione per la nostra Katherine. Effettivamente nasconde un segreto... Sarà un mascalzone anche lui, o si risolverà tutto per il meglio?

Narrato in terza persona, A Week-end with Mr Darcy, presenta i punti di vista dei tre protagonisti in un fine settimana denso di eventi (davvero appetibili per noi Janeites), con un inglese scorrevole e fresco e uno stile frizzante e divertente.

Una lettura romantica, ma soprattutto una storia che potrebbe essere quella di qualsiasi janeite, con una testimonianza che ci avvicina ai protagonisti, come se fossero conoscenti, addirittura amici, perché dividono la nostra stessa passione.


I giardini di Ardington

Un romanzo che andrebbe tradotto, perché non si tratta soltanto di chick-lit, ma analizza in profondità le ragioni per cui amiamo ancora Jane Austen, dopo duecento anni.
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