Gela, “ Rivendicazione amianto” con il morto

Creato il 11 luglio 2012 da Apietrarota

La giornata dell’11 luglio del 2012 della popolosa città del golfo , Gela, è stata dedicata alla rivendicazione del beneficio Amianto per gli ex lavoratori del Petrolchimico che nell’ultimi due anni si sono associati ad una organizzazione nazionale l’ONA(Osservatorio Nazionale Amianto) retta a livello nazionale dall’Avv Ezio Bonanni. Obbiettivo dare ai lavoratori un beneficio che è stato negato a molti ,in seguito a dei paletti posti da alcune leggi nazionali tra cui l’art.13 comma 8 della legge 257/92, che presupponeva una data di presentazione invalicabile quella del 2005. Il corteo che si è creato alle porte del petrolchimico ha visto presenti anche altre associazioni del territorio collegate con la problematica ambiente e con la problematica tumori, tra cui il movimento polo oncologico e l’associazione Sviluppo e Ambiente. A dare il passo un carro funebre in rappresentanza secondo alcuni delle centinaia di morti bianche avvenute per patologie correlate all’Amianto ed avvenute in 50 anni di attività industriale a Gela. Le critiche che molti cartelloni rappresentavano sono state dirette alla politica ed ai sindacati locali che secondo i lavoratori non hanno fatto niente per cautelarli. La giornata è stata anche caratterizzata da una serie di tour giudiziari presso il tribunale di gela che ha visto coinvolto l’avv Ezio Bonanni e l’avv Lucio Greco del foro di Gela, in tutela di tre procedimenti, presentati al giudice del lavoro nei mesi scorsi. Alla base è riuscire a capire se i lavoratori sono stati a contatto nell’ambito lavorativo con le polveri di amianto dopo la fatidica data del 31/12/1992(indicata da Inail e Inps come ultima data di presenza di amianto nel petrolchimico),molti in questo senso hanno avuto un beneficio pensionistico di circa 12 anni oltre al riconoscimento di malattia professionale e risarcimenti correlati. I legali hanno anche incontrato il sostituto procuratore della repubblica locale dott.ssa Cannatà che attualmente ha preso in carico l’indagine correlata all’esposto presentato nei mesi scorsi dall’ONA che ha portato al sequestro di Amianto nel centro di stoccaggio del petrolchimico isola 15. La richiesta fatta dall’avv. Bonanni è quella di far effettuare alla procura un sopralluogo nella zona inquisita. Uno dei problemi sollevati e che hanno dell’incredibile - secondo Bonanni - che lo stesso tribunale di Gela è a rischio, vista la sua localizzazione nei pressi del petrolchimico, quindi anche i Giudici continuano a respirare aria inquinata. Ma il risvolto delle medaglie giudiziarie è rappresentato proprio dalle decisioni del procedimento Penale della procura che deve stabilire come mai l’amianto nel 2012 è stato trovato all’interno dell’isola 15 ? Ma l’Inail non aveva detto con documentazione certificata che dal 1992 non vi era traccia di amianto nel petrolchimico? Quale verità si nasconde dietro tutto questo?. Si dovrà capire se ci sono stati depistaggi e da chi sono stati effettuati o voluti? alla procura l’ardua sentenza. Tra le note di demerito del sistema rivendicativo che rende qualche sospetto,la presenza ad oggi presso alcune ditte dell’indotto manutentivo del petrolchimico di persone esperte che hanno già usufruito dei benefici dell’amianto ,attualmente in pensione, ma che svolgono un doppio lavoro. Alcuni operai si chiedono: “è possibile tutto questo in un regime di magra per i giovani che hanno grosse difficoltà ad entrare nel mercato del lavoro?”.
                                                                                        Di Maurizio Cirignotta ----------------------------- Questa ed altre notizie le trovi su www.CorrieredelWeb.it - L'informazione fuori e dentro la Rete. Chiedi l'accredito stampa alla redazione del CorrieredelWeb.it per pubblicare le tue news.