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Gelone
Il gelone, da non confondere con l’omonima e fastidiosa infiammazione invernale a mani e piedi, è il nome comune del fungo Pleurotus ostreatus. Il nome scientifico del fungo deriva dai termini greci ‘pleuron’, che significa ‘di fianco’, ‘otus’, che significa ‘orecchio’, e dal latino ‘ostra’, che significa “ostrica”. Letteralmente il nome del fungo si potrebbe tradurre come “ostrica dall’orecchio a fianco”, dove l’orecchio sta per il cappello. Il nome indica una particolare conformazione morfologica del gelone, molto particolare rispetto ad altri funghi, a volte davvero originale ed eccentrica, a dimostrazione che la natura sa sorprenderci sempre, anche quando si tratta di funghi. Il gelone è un fungo molto rinomato e apprezzato: rientra tra le specie commestibili e si può portare in tavola sia tramite la raccolta che tramite l’acquisto nei mercati ortofrutticoli. In caso di raccolta, si raccomanda sempre farsi seguire o accompagnare da un esperto. Una volta individuato, il gelone si può portare a casa o usare per scampagnate, dove viene solitamente cotto alla griglia. Il sapore della sua carne è molto gradevole. Ottime anche le proprietà nutrizionali. Per la presenza di sostanze benefiche, il gelone viene impiegato anche per controllare il colesterolo.
Caratteristiche
Usi
Il gelone, conosciuto anche come orecchione, orecchietta, cerrena, cerlengo, recchia e sbrise, è un fungo molto commestibile. Naturalmente, in caso di raccolta autonoma, bisogna saperlo riconoscere dalle specie tossiche o velenose. Per non rischiare, è meglio comprarlo presso le bancarelle di ortofrutta. Il gelone solitamente si consuma grigliato. La sua carne, condita con aglio e prezzemolo, è molto saporita e gustosa. Prima di porlo sulla griglia accesa, lo si deve tagliare a fettine sottili. Questo metodo di cottura viene detto “ trifolato alla graticola”. Il fungo si può condire prima della griglia o dopo. La seconda soluzione permette di consumarlo come una normale insalata, ma a differenza di questa, che si consuma cruda, si tratta di un alimento cotto. Nulla vieta di sperimentare altre ricette a base di gelone tagliato a fette. Purtroppo però non esistono fonti su altri metodi di preparazione e per questo non possiamo garantire nulla sul loro risultato. Per gustare il gelone, si consiglia di cuocerlo secondo la tradizione, ovvero trifolato alla griglia o alla graticola ( che sarebbe poi la stessa cosa).
gelone: Proprietà
Per le sue caratteristiche nutrizionali, il gelone sembra possedere la proprietà di controllare il colesterolo. Il fungo contiene infatti glicidi e pectina, fibre che si legano alla bile del fegato impedendo l’assorbimento del colesterolo da parte dell’intestino. Il gelone contiene anche lovastatina, sostanza già conosciuta in campo medico e usata come rimedio per il colesterolo alto. Il Pleurotus ostreatus, ovvero il gelone, sembra possedere anche proprietà antinfiammatorie. Per le sue caratteristiche si presta, dunque, non solo ad essere mangiato per piacere o per passione, ma anche per il bene della nostra salute. Anche se il fungo spontaneo è più gustoso di quello coltivato, consigliamo la raccolta solo in presenza di esperti o solo a soggetti espertissimi in micologia. Cucinare il fungo sbagliato, infatti, può mettere in serio pericolo non solo la salute, ma anche la vita. Prima di avventurarsi nella ricerca di funghi commestibili è pertanto d’obbligo rivolgersi ad esperti che sappiano riconoscerli e distinguerli dalle specie tossiche o velenose.