Lo storpiamento delle motivazioni per cui possono nascere le relazioni sentimentali è un’altra conseguenza dei “geni del patriarcato” che continuano ad agire e condizionare molta parte di questo pianeta, da quando l’uomo ha iniziato a “possedere” la terra per nutrirsi, all’incirca diecimila anni fa.Inoltre, il fascino del “proibito” è una molla che scatena comportamenti che tendono ad assecondare il piacere del rischio e di ciò che è fuori dalle regole.Ritenere il partner di tua proprietà quando crei una relazione considerata “di cuore” e pertanto ritenere la gelosia una sana manifestazione di questo amore, in realtà pone le basi per far morire la relazione che potrebbe coinvolgere un’energia più alta, quella del cuore. La gelosia rende il cuore cieco e pesante. Apre la strada alla creazione di una lunga serie di divieti e prigioni mentali che hanno poco a che fare col cuore e con l’Amore. Tra l’altro i divieti, qualunque sia il loro contenuto, impediscono di scoprire chi è veramente il partner e quanto sia realmente interessato/a a te.
Nei miei seminari, spesso incontro persone che vivono nel rimpianto di ciò che non hanno vissuto o in una prigionia tutta mentale che, come una bomba ad orologeria, presto o tardi distrugge le relazioni (anche quelle nate con le migliori intenzioni). Esse, piuttosto che rivitalizzare le persone, mortificano entusiasmo, gioia e desiderio di creare insieme.
In qualsiasi tipo di esperienza, se siamo liberi di andare e scegliamo di restare, vuol dire che siamo mossi da un interesse reale e possiamo sperimentare di essere veri. Invece, se non ci sentiamo liberi di andare e ci costriangiamo a restare, è molto probabile che, per reazione, iniziamo a trattenere pensieri, desideri e a nascondere chi siamo veramente. Questo permette di gestire il disagio di dover mostare ciò che non si è, e al tempo stesso comporta un costo alto: fuggire dall’opportunità di sperimentare la responsabilità ed il piacere di mantenere integra la libertà personale in ogni situazione in cui è possibile. Nel frattempo la vita scorre con la sensazione sempre più forte che ti venga sottratta, quando in realtà sei solo tu che permetti questo. Forse perché non ami abbastanza la tua stessa vita?
La gelosia non è un sentimento nobile. E’ piuttosto un insieme confuso di sensazioni ed emozioni relative a rabbia, desiderio di possesso, egoismo, paura di perdere il controllo, paura di fidarsi del mondo, convinzione di avere scarsa autostima, che sono ben lontane dallo sperimentare un sentimento alto, nutritivo e vitale come l’Amore oltre ogni condizione e confine.La prigionia della gelosia è una delle condizioni più distruttive di una relazione tra partners, creata dalle culture patriarcali incentrate sul dominio ed il possesso. L’essere umano che, qualche migliaio di anni fa, ha cominciato a spostarsi in altre terre per conquistarle e coltivarle e pertanto a sentirle sue, non era innamorato di quelle terre, semplicemente erano più adatte ai suoi bisogni e decideva che erano di sua proprietà perché le aveva conquistate e vi si era insediato. Ha imparato a difenderle da invasori e conquistatori perlopiù con la violenza. Chi ancora oggi ha il problema della gelosia (perché è un problema voler possedere …), riproduce un meccanismo vecchio di millenni che ha sempre portato alla distruzione di terre, cose, persone e culture.
Se tu che stai leggendo ti senti toccato in prima persona da ciò che dico, non cadere nello sconforto e non dirti che è troppo difficile cambiare. Niente è impossibile da trasformare, SE TU lo vuoi!