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Il gelsomino siciliano appartiene alla numerosa famiglia delle Oleaceae che comprende ben 300 diverse specie rampicanti. E’ una pianta che proviene dall’Estremo Oriente ma alcune varietà sono endemiche dell’America del sud. Presenta fusti molto sottili che possono essere rampicanti oppure ricadenti. Le loro foglie hanno una forma lanceolata e ha colorazione verde intensa. La pagina superiore è cerosa e ha un aspetto lucido. I fiori sbocciano nella parte ascellare delle foglie raggruppati in racemi. Sono candidi e caratterizzati da una forma a stella. La loro profumazione intesa raggiunge grandi distanze ed è ben riconoscibile. Predilige i terreni poco fertili e prevalentemente calcarei. Non ha bisogno di innaffiature se non durante prolungati periodi di siccità.
Il gelsomino siciliano preferisce un clima secco e prospera bene laddove la temperatura non va mai al di sotto degli zero gradi centigradi. Non tollera i ristagni d’acqua e necessita di essere esposto costantemente in zone ben soleggiate. Tuttavia queste piante possono sopravvivere anche in zone ombreggiate ma le loro fioriture saranno meno accentuate e la profumazione emanata sarà decisamente più tenue.La riproduzione del gelsomino viene effettuata agli inizi della primavera ovvero in corrispondenza della sua ripresa vegetativa. Può essere fatta mediante talee oppure con l'efficacce tecnica della propaggine. I semi della pianta hanno un alto indice di germinazione ma è il metodo meno utilizzato per ottenere nuove piante poiché richiede tempi lunghi.
Il gelsomino siciliano deve essere esposto in una zona luminosa e soleggiata. È sempre meglio riparare la pianta dietro un muro o uno steccato perché venti molto intensi possono danneggiare l’arbusto in maniera seria. Se abitate in una zona caratterizzata da inverni rigidi, piantate il gelsomino in vaso e mettetelo all’interno di una serra o fra le quattro mura domestiche durante i giorni in cui le temperature permangono al di sotto degli zero gradi centigradi. È buona abitudine pacciamare la pianta in autunno con foglie secche e paglia per evitare che il terreno possa gelare in profondità o comunque che possa raffreddarsi troppo causando problematiche irreversibili alle radici.Il gelsomino non deve essere innaffiato a patto che non sia posizionato all'interno.
La potatura del gelsomino siciliano è una pratica importante che deve essere sempre effettuata. Solo così è possibile assicurare al rampicante uno sviluppo ordinato che segua la forma desiderata. Il periodo migliore per effettuare gli interventi di potatura è dopo la sfioritura. Nei primi anni di vita sarà necessario effettuare tagli atti a formare cespugli più fitti e privi di antiestetici spazi vuoti. Accorciate i tralci più grandi per due terzi della loro lunghezza per incrementare la formazione dei getti collaterali.Eliminate tutti i rami secchi o quelli che si presentano comunque poco vitali per eliminare i punti deboli della pianta più soggetti a contrarre infezioni di vario tipo.I rami semilegnosi recisi possono essere adoperati per creare nuove piantine.
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