Geminiano e la nebbia che ci salvò

Creato il 31 gennaio 2014 da Sandra
(immagine da wiki)Il personaggio a sinistra - nel polittico di Simone Martini - è Geminiano,il santo protettore di Modena, la mia città.Il bel libro di pietra - la cattedrale patrimonio dell'Umanità insieme alla Torre e alla Piazza Grande- è la sua casa,
 la casa di Geminiano.

I modenesi, credenti e non , sono molto legati alla figura di quest'uomo vissuto nel lontano quarto secolo dell'era cristiana; talmente tanto legati da autodefinirsi  "Zemiàn", Geminiani, se nati entro le mura cittadine.Una delle più famose e belle leggende legate a questo santo è magistralmnete raccontata da Giancarlo Silingardi nel suo libro "Modena nei secoli"; libro che ho spesso letto alle mie classi con grande successo di ascolto da parte dei bambini.Una narrazione conosciuta da tutti, qui a Modena. lo ho la fortuna di ricordarla narrata dalla voce  di mia nonna .

Il 452 d.C., Geminiano era morto già da alcuni decenni, ... "...fu l'anno della grande paura in tutta Italia. Gli Unni, barbari terribili, cavalcarono al di qua delle Alpi, incendiarono case, distrussero città. Il cielo si tinse di rosso. 


Ogni giorno portava una cattiva notizia. L'Italia era invasa. Le avanguardie dell'esercito dei barbari  erano state viste a Reggio. Venivano dal nord, avevano preso città che sembravano imprendibili. Orleans, Metz, Piacenza, Aquileia. Ognuna era un ricordo. La pioggia delle frecce che spazzavano le mura. I getti di pietra, le porte sfondate con i tronchi d'alberi tagliati nelle foreste. Gli abitanti sgozzati davanti alle porte delle case. Le case saccheggiate. Le città distrutte. L'ordine del Vescovo fu lo stesso. Pregare davanti all'arca di San Geminiano. I lumi erano sempre accesi, giorno e notte. Le scolte armate erano sulle torri. Una mattina alcuni paesani arrivarono in città. Erano terrorizzati. Pattuglie di cavalieri erano sulla via Emilia. Li avevano visti da lontano. Erano vestiti di pellicce, esseri piccoli e deformi, mostriciattoli, avevano visi gialli, lance, fionde, lanciavano grida gutturali. Cavalcavano verso Modena. La città era laggiù, tutta bianca sotto il sole d'aprile. Era una giornata chiara e non una nuvola in cielo, ma dopo un poco il sole s'oscurò e un nebbione fitto, come mai s'era visto, calò sulla terra. Non ci si vedeva ad un palmo dal naso. Per tutta la giornata gli Unni vagarono nella nebbia scura. Vedevano solo le selci della strada e un tratto di siepe. Non altro. Soltanto quando furono giunti ben lontano dalla città, un raggio di sole squarciò il buio e si rivide il cielo azzurro. A quell'ora, in chiesa le donne e gli uomini, in ginocchio davanti al sepolcro di San Geminiano, pregavano ancora. Qualcuno gridava al miracolo ... " ... Il   31 gennaio, anniversario della morte di Geminiano, qui è festa grande ! Quest'anno sono previste 520 bancarelle per la fiera che animerà il centro storico.
Qui alcune mie immagini del quattro anni fa: E QUI   le immagini del grande "nevone" del 31 gennaio 2010Con la speranza di fare il bis !

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