Gemma Gaetani. Domande intervista per “Ogni donna ama un fascista”

Creato il 30 agosto 2011 da Iannozzigiuseppe @iannozzi

Gemma Gaetani

Ogni donna ama un fascista

di Iannozzi Giuseppe

Non se l’è sentita proprio Gemma Gaetani di rispondere a queste domande.
Pubblico qui le domande che costituiscono, a mio avviso, ottima recensione a “Ogni donna ama un fascista” di Gemma Gaetani. [ iannozzi giuseppe ]


1. Prima di parlare della tua poesia, una domanda piccante ma necessaria: quando hai perso la verginità ti sei poi pentita? Un vero uomo/fascista credo pretendi la verginità dalla donna che intende portare all’altare.

2. Il tuo libro ha per titolo “Ogni donna ama un fascista”, che è poi un verso d’una poesia (Daddy) di Sylvia Plath: “Not God but a swastika/ So black no sky could squeak through./ Every woman adores a Fascist,/ The boot in the face, the brute/ Brute heart of a brute like you”. I versi della Plath da te utilizzati per la tua silloge sono, chiaramente, decontestualizzati. E’ la tua quella che potremmo definire una sorta di poesia confessionale?

3. Hai mai pensato al suicidio, magari infilando la testa in un forno a gas? In questi tempi decadenti, e non solo sul piano sociale, è diventato di moda sfuggire alle proprie responsabilità dandosi la morte. La tua poesia, oltre a essere significativamente confessionale, non si esenta dal bacchettare uomini e donne, e parrucchieri anche.

4. C’è una poesia, “Tentativo di suicidio” che è un grido di dolore soffocato a metà: “L’odore del caffé, la macchinetta/ è in fondo al corridoio, trenta passi/ proviamo senza sedia, ce la faccio”. In quali casi è auspicabile togliersi la vita?

5. La tua fede politica o sociale verso quale sponda è destinata? Spiega.

6. Si fa un gran parlare di religione in questi ultimi anni; soprattutto l’attenzione di sociologi e cristologi dell’ultimo momento è incentrata sul cattolicesimo. La tua poesia, o meglio ancora il tuo modo di fare poesia include una qualche forma di religiosità?

7. Il cattolicesimo è una religione fascista? Tu credi in un dio? E se sì, ha esso caratteristiche umane, oppure divine, inconoscibili se non attraverso un mero atto fideistico?

8. Il cadavere è ancora caldo e opinionisti e giornalisti – e chi più ne ha più ne metta – ne tessono lodi sperticate o gli danno addosso in maniera più che esagerata: la morte è diventata entertainment. Perché la morte non è più “una questione privata”? Com’è stato possibile che la lezione di Ugo Foscolo sui Sepolcri sia stata dimenticata e mortificata così tanto facilmente?

9. Giorgio Bocca e Mattafix: sicura che Mattafix (The Linguist across the seas and the oceans,/ A permanent Itinerant is what I’ve chosen./ I find myself in Big City prison,/ arisen from the vision of man kind./ Designed, to keep me discreetly neatly in the corner,/ You? l find me with the flora and the fauna and the hardship./ Back a yard is where my heart is still I find it hard to depart this Big City Life.) non faccia annoiare e che dica le stesse cose di Bocca? E ad Umberto Eco chi preferiresti?

10. “La vita non mi ha fatto sempre ‘Smack!’/ e ho avuto, un tempo, un’ansia bella seria./ Per uscirne avrei preso anche del crack,/ ma provai prima in un’erboristeria…”; e infine ammetti che “Abbiamo visto troppo e ognuno in sé/ ha un undici settembre a bere il tè”. Non c’è essere umano, o animale, su questo pianeta che non abbia sofferto; tuttavia par quasi che tu abbia l’esclusività sul diritto di provare il dolore. Siamo forse di fronte a un caso di egoismo isterico?

11. Mai fatto uso di droghe, di quelle pesanti? In questi nostri tempi sì tanto decadenti farsi è diventato per molti l’unico modo per andare avanti, per un breve lasso di tempo. Poi addio.

12. Una donna come te che “ama un fascista” è a favore o contro la liberalizzazione della droga? Che ne pensi della querelle in corso fra Vasco Rossi e l’attuale sottosegretario alla presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi?

13. Che messaggio suggerisce alle donne (e ai maschi) il tuo lavoro “Ogni donna ama un fascista”?

14. Hai mai pensato di partecipare a Il Grande Fratello… anche solo per far del sesso?

15. Progetti per il futuro?

16. O rimanere zitella o sposare il sottoscritto, che non è né fascista né stalinista e nemmeno anarchico, e che però c’ha le pezze al culo. Che fai?

Gemma Gaetani è nata a Roma nel 1972. Nel 2005 ha pubblicato il romanzo in versi, prosa e fotografie Colazione al Fiorucci Store; il pamphlet Elogio del tradimento. Conquista, tradisci, nega!, edito da Vallecchi nel 2010.

Ogni donna ama un fascista. Diario antimoderno – Gemma Gaetani – 128 pagine – collana avamposti – Vallecchi Edizioni – € 10

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