troppo giovani per aver usuvruito degli ultimi privilegi di un sistema morente, e troppo vecchi per attendere gioiosamente l’ avvento della nuova era. penso a quelli della mia età.
quelli che oggi in pieno default economico mondiale hanno 35 anni. dovremmo avere una carriera in mano, ma esclusi i soliti figli di papà, nessuno l’ ha perchè il mondo del lavoro è fermo da almeno 20anni, come la mobilità sociale. quelli che han provato a mettersi in proprio 10 anni fa e si son ritrovati il “mercato” stitico come una gallina che ha mangiato pietre invece che mais, solo i debiti aumentano giorno dopo giorno. quelli che son stati assunti e si vedono ancora allo stesso posto con lo stesso stipendio perchè o i “vecchi” non si sono ancora tolti dal cazzo, o l’ hanno fatto mettendici i loro “compententi” figlioletti viziati.
infine, quelli che ancora oggi son precari..
ora siamo incazzati e demoralizzati, in balia di una classe dirigente fedifraga, se non criminale. la cosa più assurda è che tra 10-15 anni, dopo la rivoluzione(forse), la guerra civile(forse), un ipotetico “buon governo”(speriamo), quando (forse) tutto sarà tornato alla normalità ci ritroveremo a non aver nulla come ora, perchè anche il tempo del cambiamento in realtà sarà un intervallo necessario, sì, ma sicuramente sterile nel breve termine e tutto non potrà migliorare di colpo. quindi tra 10-15 anni, saremo solo una generazione di 50anni piena d’ incertezze, che non si fiderà di nessuno, che dovrà rincominciare tutto da capo come dei diciottenni, ma 18 anni non li ha più da un bel pezzo.
e quel giorno non avremo più neppure il diritto d’ esser incazzati, perchè nel frattempo, anche se con nulla in mano, il mondo sarà cambiato.