Generazione "bimbominkia"

Creato il 23 febbraio 2012 da Carlo_lock
In rete ricorre nei vari forum e siti quest'espressione: "bimbominkia" oppure "generazione di bimbominkia". Forse sarà un nuovo neologismo del futuro. Bimbominkia. Non c'è un termine migliore, in effetti, per designare quello che un bimbominkia è, il risultato di decenni e decenni di diseducazione all'amore, di negligenza genitoriale, unita ad altri dieci anni buoni di cultura berlusconiana.
Il bimbominkia, innanzitutto, è un adolescente (male) cresciuto che ha risentito di una torsione e modificazione fisica rispetto al passato: infatti la sua prima caratteristica è quella di avere ventidue anni ma di dimostrarne quindici, negli atteggiamenti, quanto nell'abbigliamento, nella fisiognomica. Temporalmente, il suo Zeitraum di nascita, copre il periodo che intercorre dalla metà degli anni 80 alla metà degli anni 90. Essere "bimbominkia" non è solo un fatto anagrafico, ma è un fatto filosofico e culturale.Ovviamente non tutti diventano "bimbominkia", questa non è la critica di una generazione allo sfascio. Però credo che le peculiarità di un certo gruppo di giovani si rifa a questa categoria, quella di aver computerizzato ogni forma d'essere e di aver, al tempo stesso, modificato anche la dimensione del tempo, quella del "tutto e subito", non importa cosa, ma importa subito. Quindi il bimbominkia ha alienato qualsiasi capacità di riflettere su se stesso e sugli altri, perché il riflettere comporta una perdita di tempo che la cultura informatica non ammette. Quindi vive al presente, senza considerare il futuro e il passato, non sa dare spiegazione delle sue stravaganze né di quelle degli altri, vittima di un individualismo esasperato; non sa coltivare rapporti duraturi e fa cose che sembrano apparentemente contro il buon senso del bon-ton "tradizionale" (non ringraziare, non spiegarsi, non farsi vivo), non sa riconoscere né applicare la coerenza, per cui spesso le sue intenzioni risultano scollegate e distoniche. Sa riconoscere i valori in astratto (il bene e il male), ma non sa applicarli, spesso li confonde. Da qui anche l'indifferenza verso condotte o pratiche lesive per il proprio benessere (alcol, droga), è precoce ma non sa elaborare quello che fa, per lui la vita ha il senso del non-senso, è un nichilista inconsapevole.Il bimbominkia soffre, sta male, ma non riuscirà mai a riconoscerlo. Vive inoltre le storie del passato come un riflusso delle mode, non come autentiche. Per intenderci, se ascolta della musica degli anni Sessanta, apprezza soltanto quella proposta nella forma di revival oggi, mentre un pezzo dello stesso genere, ma sconosciuto al presente, non noto, non cantato, farà comunque schifo. La stessa cosa vale per il cinema. Non ha ambizione al collezionismo, scarica film e mp3 e poi quando si stufa li cancella con un click. E' abituato a essere iperattivo fin da piccolo e quindi non concepisce la meditazione, la vita sedentaria...ma questo l'abbiamo già detto.
Stabilisce e assegna dei valori in base all'utile e all'apparire (mi serve/non mi serve; mi piace/non mi piace) non in base all'ontologia delle cose, quindi anche la scuola, la cultura, la religione finiscono per essere livellate a cose inutili. La politica non possono amarla di certo, con gli "adultminkia" che l'hanno popolata negli scorsi anni.
Ecco, questo è un "bimbominkia" un personaggio dentro il quale si iscrive il futuro di una possibile storia. Giudicate voi.