Genitori e figli: incontro dialogico e difficoltà

Da Angelo84

Per i genitori il dialogo è l'elemento basilare da cui muovere al fine di meglio sostenere i giovani figli nelle scelte che la vita gli chiama a compiere.
Nella famiglia contemporanea le possibilità di dialogo tra genitori e figli sono, per diverse ragioni, sempre più scarse. Tempi di lavoro, ritmi di vita, diversità degli ambiti di esperienza, impreparazione dei genitori a cogliere i nuovi bisogni giovanili emergenti; sono tutti elementi che andrebbero curati, perché grazie ad essi si può favorire la comunicazione intradomestica, in modo particolare della giovinezza dei figli.
L'insufficienza  del dialogo domestico nella famiglia contemporanea ci spiega ciò sia dovuto specialmente a causa della scarsa capacità degli adulti di offrire indicazioni riguardanti valori chiari e internamente coerenti; e proprio da questo nasce la propensione dei giovani ad andare oltre i modelli valoriali offerti dalla famiglia, dalla scuola e dalla società.

Possiamo affermare che oggi il dialogo tra genitori e figli si attenga a campi "neutri", cioè non collegati direttamente con precisi sistemi di valori. Ciò significa che con il dialogo domestico non si entra mai in questioni personali, non per una forma di rispetto ma per imbarazzo, cercando di tenere lontano la conflittualità.
Sembra che delle due figure genitoriali sia il padre a mantenere i rapporti più freddi e distaccati con i propri figli, i quali nei momenti di necessità tendenzialmente si rivolgono alla madre.
Tale situazione di problematicità, rilevata nell'ambito della comunicazine intrafamiliare oggi, ha come conseguenza l'evitare il conflitto tra genitori e figli, si è cioè genitori permissivi, che lasciano spesso fare ciò che i figli vogliono senza dare freni, oppure sono genitori prettamente autoritari, molto rigidi sulle proprie decisioni, dando al conflitto dimensioni esplosive.
La comunicazione tra genitori e figli deve invece promuovere un corretto e sereno confronto. I figli hanno la necessità di riconoscere la realtà esistenziale in qualità di soggetti in età evolutiva, e di modificare se stessi, accogliendo i suggerimenti e le indicazioni che provengono dai genitori.
Bisogna recuperare  il tema della "proposta di valori", non trascurando temi quali: La sessualità; L'amore; L'orientamento politico; La dimensione religiosa della vita.
E' importante apprendere modalità comunicative corrette e apprendere a governare le situazioni di conflitto.
Il "dissenso" è un fattore che promuove lo scambio e il dialogo con le generazioni in età di sviluppo e accresce la capacità di disporsi al confronto interpersonale, con il fine di esaminare, vagliare, fare una sintesi a riguardo degli elementi problematici e della diversità di opinioni.
A tal fine bisogna che ci sia un maggior coinvolgimento del padre nell'educazione dei figli. A lui si chiede di delinearsi come "presenza dialogica", in modo tale da riuscire a favorire nel figlio una migliore percezione della realtà e dei problemi ad essa connessi.
In modo particolare per un giovane, è importante che il padre si mostri come modello educativo, che sia punto di riferimento rassicurante e autorevole.
Tocca, in ogni caso, ad entrambe i genitori sollecitare i giovani a precisare il loro personale progetto di vita.