Genitori figli computer e media che fare?
mercoledь 21 settembre 2011
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Limitare l’orario di utilizzo di un computer con Windows XP o Windows Vista
Ciao Antonio,
e' dalla versione di UBUNTU 7.04 che sto cercando nei Forum tematici programmi riguardanti il “parental control”. Per farti capire meglio cosa cerco, credo sia utile raccontarti la mia esperienza, al fine di focalizzare quale significato ha per me il Parental Control.
Come ti dicevo ho due figli, la primogenita di 13 anni ed il secondo di 11. Fino a cinque anni addietro non avevamo PC in famiglia ed il controllo parentale dei media lo si attuava fondamentalmente controllando i tempi, le modalità e la tipologia di programmi televisivi.
Un'efficace "controllo parentale" l'ha poi sicuramente attuato, al meglio, mia moglie che, di comune accordo con il sottoscritto, ha deciso, dopo la nascita della primogenita, di lasciare il lavoro (molto meglio retribuito del mio) per dedicarsi a tempo pieno alla crescita/educazione dei figli.
I figli nel frattempo sono cresciuti, e com’è logico che sia, da qualche anno hanno iniziato a confrontarsi con i nuovi strumenti di comunicazione che la tecnologia ha prodotto negli ultimi anni. Ad onor del vero anche noi adulti in questi ultimi anni ci siamo dovuti aggiornare in merito alla fruizione di beni/servizi messi a disposizione dai nuovi media.
Ed allora,come ti dicevo prima, cinque anni fa in accordo con mia moglie abbiamo deciso che erano maturi i tempi per procedere all'acquisto di un PC. Le ragioni dell'acquisto :
- possibilità di accesso ad Internet per poter valutare e conoscere la potenzialità di questo "nuovo e misterioso" strumento tecnologico;
- possibilità di utilizzo, da parte di mia moglie, di Software Office (nel frattempo mia moglie aveva frequentato dei corsi ENAIP per riprendere, in futuro, la vita lavorativa);
- utilizzo di software specifico, al fine di integrare in modo ludico la tradizionale didattica scolastica;
- gestione delle foto acquisite con le nuove macchine fotografiche digitali.
Il sistema operativo era l'ancora attuale XP e fin da subito mi ricordo che avevo impostato per ogni componente della famiglia il proprio “account” in maniera che ognuno si assumesse le proprie responsabilità d’utilizzazione, in funzione delle/a competenze/maturità.
Iniziai così a cercare in rete programmi appositi, credimi, cinque anni fa non esisteva nulla, probabilmente perchè allora il problema del controllo parentale non era ancora percepito come tale. Ricordo che negli USA venivano proposte spine di rete con apposito lucchetto o timer direttamente sulla rete elettrica del PC ...
Fortunosamente incappai nella società (http://www.fspro.net) che stava sviluppando un software rispondente, in parte, alle mie esigenze. Li contattai e mi misi a disposizione per testare la versione beta del programma. La collaborazione sfociò nell’ottenere, in regalo, la licenza che ancora oggi utilizzo sotto Windows.
Il controllo dei tempi di accesso e le fasce orarie di utilizzo del PC fu subito adottato dai ragazzi come una nuova regola, semplice, chiara e soprattutto coerente. La risposta positiva alla novità, da parte dei ragazzi, mi sorprese e per serendipità (questa nota la aggiungo io caro Luciano: serendipità è la possibilità di fare scoperte importanti e impreviste, in modo casuale o durante il corso di ricerche orientate ad altre mete) mi stuzzicò l'idea di applicare tale metodologia anche al televisore di casa.
Nella Società in cui lavoro venne dismesso un portatile un tantino datato ma con risorse sufficienti per installare Windows XP ed il programma ACCESS BOSS della società (http://www.fspro.net), acquistai una schedina di I/O pilotata via USB (con cui comandare un relé che interrompe il segnale video verso il televisore nella presa SCART) e con l'aiuto (indispensabile) di un collega abbiamo modificato il programma scritto in Visual C che gestisce la schedina USB al fine di gestire la disattivazione del relé quando il programma ACCESS BOSS chiude la sessione dell'utente che ha esaurito il proprio tempo.
Anche in questo caso i ragazzi risposero ed ancora oggi rispondono in modo positivo a questa regola (a volte succede, se e' il caso, di negoziare con me o mia moglie la possibilità di estendere temporaneamente tale limite quando lo circostanze lo richiedono).
Sull'onda dell'entusiasmo mi spinsi a suggerire l'idea ad alcune Società che progettano televisori/videoregistratori in quanto nel firmware di qualsiasi videoregistratore già si controllano tutti i parametri utili alla gestione del parental control (tempo di accensione e spegnimento, canali, ecc..). Ovviamente non ricevetti nessuna risposta. In effetti credo che il sogno di chi progetta televisori o monitor sia quello che l'apparecchio rimanga acceso il più possibile (in questo caso si attua al meglio l'obsolescenza pianificata ... ma questo ci porterebbe lontano) e non viceversa.
Ovviamente ho integrato le azioni del filtro dialogando con i miei figli in merito alle precauzioni, da tenere in debita considerazione, quando si usano strumenti tipo MSN, Forum, e-mail, etc.
Nonostante l'attuale controllo parentale funzioni discretamente, da un paio d'anni a questa parte ho iniziato a chiedermi se l'utilizzo di software pirata per Windows (vedi PhotoShop, Nero, ecc..) fosse l'unica soluzione proponibile. Sebbene tale prassi sia talmente diffusa da essere ormai accettata dai più, confesso che proporre tale modello anche ai miei figli un poco mi scocciava, ed ecco allora scoccare il mio interesse per il software libero.
Tale ricerca e' passata da Gos, Fedora, Suse e tanti altri, ma nessuno di questi mi ha permesso di passare con naturalezza da Windows a Linux come alle tue UBUNTU PLUS, dopo.
Caro Antonio, forse ti chiederai perchè ti ho raccontato tutto ciò, semplicemente perchè la mia esperienza diretta mi ha portato ad escludere la possibilità di trovare un programma che sostituisca il ruolo centrale di un genitore (nel mio caso) o di un educatore (nel tuo mestiere di insegnante). Credo che, se anche un domani, qualche bravo programmatore potrà sviluppare un software formidabile, rimarrà sempre da coltivare, con amore, il terreno educativo dove poter far attecchire/accettare queste regole.
Non penso di insegnarti nulla in merito a quanto esposto, ma semplicemente mi andava di confidarti la mia esperienza, come padre, in quanto ammiro il tuo operato portato avanti in una regione come la Sicilia ed in una città come Gela che nell'immaginario mediatico nazionale riporta solo a fatti di cronaca nera. Non dimentico neppure che tale operato lo porti avanti nella scuola pubblica notoriamente povera di mezzi e di questi tempi sempre più bistrattata.
Passami la metafora, ma qualche giorno fa parlando del tuo sito ad un collega, mi sono lasciato andare nell'entusiasmo a paragonare il tuo Istituto ad una sorta di San Patrignano dove noi utilizzatori di Windows dovremmo passare qualche giorno per disintossicarci dalla dipendenza di casa Microsoft.
Chissà se tra qualche tempo si potrà assistere ad una proliferazione di queste
esperienze in altri Istituti ...
Ciao da Luciano
Risposta
Ciao Luciano,
Un caloroso saluto, Antonio
Ultimo aggiornamento ( mercoledь 21 settembre 2011 )
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