Genny ‘a carogna è stato condannato: per gli ultras di Roma e Fiorentina niente?

Creato il 29 aprile 2015 da Vesuviolive

Due anni e due mesi di carcere per Genny ‘a Carogna, è questa la condanna che gli ha inflitto, oggi, il gup Giulia Proto nel procedimento con rito abbreviato, al quale dunque il napoletano potrà compiere richiesta di appello. Il PM aveva chiesto per lui 3 anni e 6 mesi. Sei mesi di domiciliari già sono stati scontati da De Tommaso, e devono essere stornati da quelli appena a lui inflitti.

Gennaro De Tommaso era accusato di istigazione alla violenza a causa della maglia che indossava, con la scritta “Speziale Libero”, lancio di materiale pericoloso, resistenza a pubblico ufficiale e scavalcamento della recinzione della curva dello stadio : per il primo capo di imputazione è stato prosciolto, e ciò significa che il giudice non ha ritenuto che indossare quella maglietta fosse istigazione alla violenza, così come è stato assolto per lancio di materiale pericoloso. La condanna, allora, è stata comminata per resistenza e scavalcamento, nonostante questo sia stato provocato, secondo quanto si è chiaramente visto in TV e documentato da video ancora in circolazione, dalla da parte delle forze dell’ordine di parlare con Genny. A primo impatto sembra un’evidente contraddizione, ma aspettiamo il deposito delle motivazioni della sentenza per comprendere meglio e trarre delle conclusioni.

Nulla intanto sappiamo della “trattativa” che, sempre il 3 maggio, interessò gli ultras della Fiorentina e le forze dell’ordine, così come sotto silenzio è passata quella tra gli ultras della Roma e Francesco Totti, poco più di un mese fa, che non ha sicuramente destato lo scalpore e l’indignazione dell’Italia intera, come nel caso di Genny. Pochissimi gli indignati anche per la borba carta fatta esplodere dai tifosi della Juventus che ha ferito diverse persone, con i media nazionali che si sono limitati a riportare la notizia: eppure Genny ‘a carogna è stato per mesi in prima pagina, a lui si sono dedicati speciali televisivi, ha occupato vastissimi spazi. Il futuro ci dirà di più.

Infine, non dimentichiamo che Ciro è morto per salvare donne e bambini da un codardo attacco di fanatici, dal quale né l’AS Roma né i tifosi hanno veramente preso le distanze. Ma lo sapevamo già: sei cattivo solo se sei napoletano.


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