>
>
Marco Doria, sindaco di Genova e l’europarlamentare Sergio Cofferati, hanno dato pieno appoggio all’iniziativa, lavorando in sinergia con Sinistra Ecologia e Libertà, Rifondazione Comunista e Pd. Doria, ribadisce che il precariato lavorativo dei giovani, e non solo, è un problema che deve essere affrontato e la proposta di legge di iniziativa popolare dovrà obbligare il sistema politico a discuterne. L’obiettivo è raggiungere 50mila firme in tutta Italia entro l’8 dicembre per poter presentare al Parlamento la proposta e fissarla nell’agenda del governo nella prossima legislatura. L’Italia e la Grecia sono gli unici due paesi che non hanno ancora introdotto alcuna forma di reddito minimo garantito come richiesto già nel 1992 dalla Commissione Europea.
Secondo quanto spiegato, la proposta di un reddito minimo garantito di 600 euro per tutti gli italiani senza lavoro, e un conseguente salario orario minimo garantito fissato per legge, è un mezzo per garantire il diritto universale alla sopravvivenza e uscire dal ricatto del lavoro sottopagato e precario. Secondo Cofferati, il nuovo governo che verrà eletto, dovrà affrontare questo tema per poter contrastare la povertà, la precarietà e i salari sottopagati.