Genova è un antico baluardo cristiano che ancora oggi ostenta i suoi orgogliosi vessilli tra i vicoli che come un labirinto si dipanano a perdita d’occhio tra ciò che rimane di antiche vestigia Le chiese si ergono a guardia della città, così vicine le une alle altre che sembrano non lasciare spazio null’altro.
Lo stesso San Giovanni Battista, ha in questa città posto le sue sacre vestigia, qui vi è riposto il “sacro catino” dove si dice Gesù si lavò le mani nell’ultima cena. Patria di navigatori, uomini di scienza e di cultura, Genova è il porto del Mediterraneo, transito di culture e popoli, terra strategica e di pensiero, nasconde nei suoi dedali di vicoli e stradine, storie e leggende, miti e favole, sbiadite dal tempo. Memorie di epoche lontane, cui solo le antiche mura portano incise i loro echi.
Laddove il fervore religioso era più vigoroso e le ombre dei santi protetto da aliene incursioni, ecco che s’aprono all’occhio curioso e puro dell’illuminato, pagine nuove intrise di quelle leggende, negate alla storia. Ecco finalmente che la luce della “vox populi” illumina quelle pietre tenute nell’ombra da quell’apatia tutta genovese, che ha tenuto quella gente asserragliata nella loro quotidianità per molti secoli.
Genova è magica e le sue storie ribollono come poesie ribelli, come quadri mistici, come il sole a mezzanotte tra sacro e profano. Ancora oggi nei suoi vicoli che a rompicollo scendono verso il mare, si può udire il mesto sussurrio del “rosario” mentre le “edicole” delle Madonne sparse tra i crocevia, sembrano allontanare quella patina di profano che aleggia pesante, e mentre la notte dipinge di nero inchiostro il manto del cielo, quelle melanconiche voci tacciono, lasciando il posto alle ombre della notte con le sue storie e i suoi fantasmi, ancora vivi.
Un assaggio potete trovarlo qui, presto con l’ausilio della “Maison d’art la Conchiglia” e del “Circolo Culturale Fondazione Amon” più approfondimenti…
Genova magica e misteriosa