Gente che rovina l'internet, i blog e i social network

Io ho internet da sempre. Da prima che diventasse famoso, essenziale, importante.
Da prima che ci fossero le connessioni flat e i computer avessero il modem integrato.
Forse non c'era nemmeno Google.
Io usavo il "computer di papà" per fare ricerche scolastiche e imparare cose che sui libri non trovavo e documentarmi su Sailor Moon e le serie che in Italia non erano ancora uscite.
Cercavo notizie. E trovavo notizie.
Poi è passato il tempo. E ho trovato persone.
Ero iscritta a diversi forum, su cui conobbi tanta gente. Gente fantastica e gente di merda.
Come in un qualunque bar, scuola, piazza, città.
Quello che mi piaceva era il riuscire ad andare oltre l'apparenza oltre l'essere belli, brutti, grassi, magri, disabili, deformi, informi.
Non contava nulla. Solo le parole dette avevano un valore. Le parole e il modo in cui venivano espresse erano il mio mezzo per giudicare chi avevo davanti.
E' passato il tempo. Tanto tempo.
Ho aperto il blog, mi sono iscritta ad ogni social network esistente, ho incontrato persone. Alcune le ho odiate, altre le ho amate.
Alcuni mi hanno stupita, altri mi hanno delusa, altri mi hanno mentito, altri ancora mi hanno fatto credere di essere persone diverse da quelle che erano dietro lo schermo.
Ma mai e poi mai avrei pensato che ogni blog, ogni tweet potesse diventare una vetrina di sé, un modo per mostrare la bellezza esteriore, invece di quella interiore.
Un modo per dire "io sono questo e tu no" oppure "io ho questo e tu no".
L'apparenza ha cominciato a vincere anche qui.
Non bastavano la TV, i giornali, le riviste, le pubblicità.
No.
Non bastava.
Anche qui adesso ci sono dei modelli da seguire, delle persone da imitare, delle bellezze che bisogna essere.

Ed anche qui ci sono le pecore che seguono, quelli che ti parlano alle spalle sapendo che tu lo verrai a sapere, quelli che ti fanno i finti sorrisi.
Ed inevitabilmente c'è chi comincia a mentire a fare finta di essere quello che non è, ad ostentare quello che non ha. Ancora più di prima.

Anche qui siete venuti a rompere il cazzo.