Poi c’è il Profesore Amico, età media 40-50 anni. E’ il peggio che possiate incontrare. Ha in famiglia almeno uno zio docente universitario. Lui ti guarda e... ti ama. Sì, lui ti ama, ama il tuo essere giovane, spensierato, free. Lui ama fare lezione in aule piene di ragazzi festanti ad ogni sua esilarante battuta. Questo idillio termina però il giorno dell’esame: il Professore Amico non capisce come sia possibile che gli esaminandi non ricordino, o quanto meno non riescano a spiegare, i concetti nello stesso identico ordine logico con cui lui li ha esposti a lezione, così, delusione dopo delusione, il suo amore si trasforma in frustrazione e poi in odio. Già dopo il primo bocciato della sessione la situazione potrebbe essersi fattairrecuperabile. Per un buon esame con un Professore Amico devi ostentare sicurezza: il timore degli studenti lo innervosisce. Ricorda: lui ti ama e vuole sentire l’amore che anche tu provi per lui. Cerca di essere tra i primissimi esaminadi, quando il suo amore per gli studenti è ancora vergine. Mantieni lo stesso look che avevi durante le lezioni: riconoscendoti potrebbe ritornare con la memoria ai quei giorni fantastici in cui lui parlava e tu lo ascoltavi felice. Durante l’esame potrebbe fermarti per dirti dov’eri seduto durante le sue lezioni, tu lo guarderai e scuoterai manuale semiserio di geografia universitaria complice la testa come per dirgli: “lo sapevo...”.
Infine c’è il Professore Guarda-Te-Che-Sono Costretto-A-Fare. Lui è un luminare nella sua materia e tu sei solo una perdita di tempo. Un buon esame con lui dev’essere rapido e indolore. Mentre ti accomodi salutalo con un “buongiorno”: lo costringerai a guardarti in faccia almeno una volta e, se sei fortunato, ad accennarti un sorriso cortese. Sei a buon punto. Alle sue domande rispondi subito con una definizione chiara ed esauriente, se parti da Adamo ed Eva potresti non arrivare a raccontare della mela. Dopo la definizione, in poche parole, riassumigli i dieci argomenti a partire dei quali potresti approfondire la sua domanda. Darai così conto da subito della completezza della tua preparazione. Nella sua testa un buon esame è inversamente proporzionale alla sua durata.
Se questi accorgimenti ti sembrano troppi non ti resta che scegliere la via più facile: smetti di leggere e torna a studiare.