In tal modo, si possono ingannare ingenui osservatori: costoro, scorgendo formazioni filiformi rischiano di dar credito ai meteorologi militarizzati che cianciano di “cirri” forieri di perturbazioni. Non sono cirri! I cirri veri sono nuvole di alta quota (in genere dai 9.000 metri in su): essendo composti di piccolissimi cristalli di ghiaccio, lasciano filtrare quasi tutta la luce solare, invece i filamenti generati dai velivoli schermano la radiazione luminosa. Inoltre, dopo che il cielo è stato coperto da una ragnatela di scie sottili e “ricciolute”, non piove.
Adottando questa nuova metodologia, gli artefici dell'"operazione copertura", restano "scoperti" per soltanto trenta minuti circa. Infatti, dopo questo breve lasso di tempo, la scia è completamente dissimulata, essendo divenuta un falso cirro d'alta quota. In realtà, si tratta di metalli e polimeri neurotossici, diffusi all’altitudine dei cumuli (circa 2.000 metri al massimo); sono composti che reagiscono chimicamente con i gas contenuti dell'atmosfera, dando “vita” a forme e colori sintetici.
La sequenza di queste immagini illustra in modo eloquente quanto sin qui esposto.
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