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Geometry Wars 3 Dimensions – Recensione

Creato il 05 dicembre 2014 da Rostislav @videogiochiword

PEGI/USK: 3+
Produttore: Activision
Sviluppatore : Lucid

Data di uscita: 25 novembre 2014
Piattaforma: PS4, PS3, Xbox 360, Xbox One, PC
Genere: Dual Stick Shooter
Giocatori: 1-2

Geometry Wars non è un titolo che necessita di particolari presentazioni in quanto si tratta forse del miglior dual stick shooter in circolazione da praticamente… sempre. Dopo la morte di …. alcuni del vecchio team sono entrati in … per creare questo terzo capitolo, che approda sulle console next gen e pc. In molti temevano questo momento perché i dubbi che si creano quando un nuovo team prende in mano il titolo che amiamo sono tanti e la paura di trovarsi di fronte a un titolo che non ha niente a che vedere con la vecchia saga è altrettante alto. A ciò va ad aggiungersi anche il fatto che questo capitolo presenta una vera rivoluzione nel genere, la terza dimensione. Possiamo dire con una certezza matematica, però, che il lavoro compiuto su Geometry Wars 3 Dimensions è stato eccellente e tutte le paure scompariranno se non subito allora dopo qualche partita.

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La terza dimensione

Per noi la terza dimensione è una cosa cosi naturale che il solo pensiero di vivere in un mondo 2D è pressoché impensabile, ma per Geometry Wars non è cosi. Le due dimensioni hanno costituito per anni l’unico punto sul quale muoversi e ovviamente l’aggiunta della terza ha creato non poco scompiglio. Il team di sviluppo ha però pensato davvero bene e ha strutturato il gioco su diversi piani, che comprendono sia i livelli tridimensionali sia quelli bidimensionale che abbiamo conosciuto nei precedenti capitoli. La più grande aggiunta a questo nuovo capitolo (oltre alla terza dimensione) è la modalità Avventura, che si compone come un percorso fatto a livelli. Ogni livello presenta delle condizioni per essere superate, ma il fattore principale è sempre il punteggio, che ci permetterà di andare avanti o di ripetere l’operazione.

Un fattore determinante per la vittoria è la memoria. Ogni nemico che ci si presenterà dinanzi ha infatti un suo repertorio di mosse e ha dei movimenti particolari. Ci troveremo ad esempio davanti a dei nemici che fluttueranno senza una meta a destra e a sinistra oppure quelli che ci inseguiranno senza pietà o altri ancora che oltre a inseguirci cercheranno di fuggire dai nostri corpi e saranno proprio loro un vero e proprio incubo se messi tutti in gruppo. Memorizzare i movimenti e prevederli sarà essenziale, ma farlo durante uno scontro sarà tutt’altro che semplice.

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I livelli in se si divideranno in tantissime tipologie diverse e se da una parte, come abbiamo detto poc’anzi, ci sono i livelli classici, dall’altra ci troveremo a vagabondare su dei quadrati o cerchi o tubi e a volte per andare da una parte all’altra della mappa dovremo viaggiare attraverso dei portali. Feature che sicuramente aiutano a far crescere la difficoltà di non poco. Questa è infatti abbastanza elevata e per raggiungere le tre stelle nei vari livelli dovremo sudare e studiare delle veloci strategie.

Ciò che contraddistingue la modalità Avventura è anche la presenza dei potenziamenti e delle diversi tipi di navicelle. Ogni potenziamento o navicella ci darà qualcosa per poter vincere più facilmente la battaglia, ma starà a noi scegliere prima della partita quale navicella prendere e quale drone attivare.

Il vecchio non si butta

Chi ama Geometry Wars da molto tempo non rimarrà deluso con questo capitolo, in quanto Dimensions presenta anche la modalità classica, che permetterà al giocatore di confrontarsi unicamente con la propria abilità, senza potenziamenti né droni. Voi contro il mondo e nessun’aiuto. Un altra modalità davvero interessante, ma che non porta a niente di particolare è quella Bonus. Potremo piombare in degli scontri spettacolari contro dei nemici che formeranno sempre i tasti della console che useremo.

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Ma quanti colori? Aiuto!

Cosa sarebbe questo Geometry Wars 3 Dimensions senza i classici colori al neon che hanno caratterizzato ogni capitolo della saga? Ben poco. Infatti anche in questo capitolo i colori saranno accessi e appariscenti. Ogni nemico oltre ad avere un proprio repertorio di mosse ha anche un colore caratterizzante e prima della loro comparsa ci sarà un segnale glow del colore dei nemici. Ogni esplosione è come una bomba di colori che travolge gli occhi fino alla cosiddetta epilessia. Lo si dice per scherzare ovviamente, ma dopo una lunga sessione il mondo interno vi sembrerà spento e grigio come non mai.

Che bel sound!

La colonna sonora è una delle colonne che sorreggono il nome del titolo ed è di vitale importanza per un buon titolo. Dimensions continua con la sua logica strada della musica elettronica, ma stavolta migliorata e ampliata dal punto di vista degli strumenti utilizzati. Il suono è ora più elaborato e moderno e finisce per darci l’idea di un DJ che suona mentre noi giochiamo. Lo stesso non si può dire dal punto di vista contenutistico. Questo è infatti piuttosto povero e non rende onore ai vecchi capitoli, che ci cullavano sui beat.

  • Geometry Wars è tornato!
  • La terza dimensione è da sballo
  • La grafica è da capogiro
  • Una difficoltà elevata…
  • Forse troppo elevata
  • Pochi brani

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