Georg Trakl “Canto della sera”

Da Lielarousse

Roma 8 novembre 2013

A sera, andando per sentieri bui,

le nostre scialbe immagini ci appaiono.

Quando ci coglie sete

beviamo l’acqua chiara dello stagno,

dolcezza della nostra triste infanzia.

Morti sostiamo sotto il cespuglio di sambuco,

scrutiamo i grigi gabbiani.

Nubi di primavera sovrastano la cupa città

che tace età più nobili di monaci.

Quanto è passato

da quanto presi le tue mani gracili

e alzasti gli occhi tondi, dolcemente.

Ma se cupa armonia penetra l’anima, tu appari,

chiara nel paesaggio d’autunno dell’amico.

Da Georg TraklLe più belle poesie, a cura di Giorgio Luzzi, Crocetti, Milano 1993

A domani

Lié Larousse



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