George A. Romero: il papà degli Zombie compie 75 anni!

Creato il 04 febbraio 2015 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Oggi compie 75 anni il Maestro dell’Horror George A. Romero. Il padre indiscusso del genere zombie-movie che ha ispirato una lunghissima serie di film sui morti viventi.
Si approccia sin da bambino al Cinema, tanto che a soli 8 anni girò il suo primo film in 8mm dal titolo “The Man from the Meteor, ma fu a 28 anni che raggiunse la celebrità. Racimolando poco più di 100.000 dollari assieme all’amico John Russo girò nel 1968 il film che lo consacrerà sulla scena mondiale, “La Notte dei morti viventi” (in inglese “Night of the Living Dead “), che divenne sin da subito un cult movie.
Il film fu un successo, anche se interpretato da attori sconosciuti, incassando 18 milioni di dollari e fu celebrato come una ventata di aria fresca in un genere che sembrava ormai sul punto di aver detto tutto, coniando anche un nuovo termine nel panorama cinematografico: Splatter.
Attirando su di se le numerose critiche degli addetti ai lavori più conservatori, divenne una vera e propria calamita per gli adolescenti americani, liberi fino a quel momento da qualsiasi divieto di censura. Fortunatamente ci furono anche dei critici più lungimiranti, capaci di intravedere in questa pellicola le enormi innovazioni portate nel genere horror (anche se con qualche sbavatura alla regia essendo la prima esperienza di Romero). Considerato persino sovversivo, secondo alcuni “La notte dei morti viventi” conteneva una sottile critica alla società americana, in quel momento impegnata negli orrori della guerra del Vietnam e soprattutto in preda al rampante razzismo contro gli afro-americani (qui addirittura rappresentata dal protagonista del film).

“La notte dei morti viventi” è ambientato in Pennsylvania. Mentre due ragazzi, fratello e sorella, sono al cimitero per visitare la tomba del padre, vengono aggrediti da un uomo claudicante che dopo una colluttazione riesce ad uccidere fortunosamente il ragazzo. In preda al panico la donna riesce a scappare in macchina fino a rifugiarsi in una casa che sembra abbandonata. Qui incontra Ben (uno sconosciuto Duane Jones), il protagonista, anch’egli giunto per rifugiarsi. I due resistono in casa e scoprono che nell’edificio sono presenti anche altri sopravvissuti, due coppie di cui una con una figlia ferita. Quando uno degli zombie riesce a fare breccia, i sopravvissuti riescono ad abbatterlo con un fucile ma il rumore attira le altre creature al di fuori della casa costringendo Ben e gli altri a rintanarsi nuovamente nell’abitazione. Dalla televisione riescono a scoprire che tutti i morti stanno risorgendo dalle tombe spinti da una fame insaziabile di carne umana. La causa di tutto questo sembra essere un esperimento scientifico andato a male che ha sprigionato delle radiazioni fatali. Il governo degli Stati Uniti sta organizzando dei centri di assistenza in tutto lo Stato, i sopravvissuti si convincono così a provare la fuga in macchina, ma vittime del nervosismo distruggono casualmente il mezzo restando così intrappolati in casa. Nel frattempo la bambina ferita si scopre essere stata morsa da uno zombie e ritornata in vita uccide il padre e la madre. Uno ad uno i sopravvissuti vengono uccisi, costringendo Ben, l’unico rimasto, a rifugiarsi in cantina. La mattina arriva e sentendo degli spari assieme a delle voci di persone spingono Ben a raggiungerli. La fine del film riserva l’ultima sorpresa di questo piccolo (per budget) ma grande capolavoro.


Entrato a pieno diritto tra i 100 migliori film horror della storia, “La notte dei morti viventi” rappresenta una rivoluzione in pellicola. Emulato, parodiato e rivisitato, questo film ha mostrato per la prima volta gli zombie come li conosciamo oggi, diversi dai primigeni morti viventi di tradizione voodoo delle isole caraibiche apparsi sugli schermi anni prima. Romero successivamente ha girato anche dei sequel ma nessuno, seppure alcuni di questi siano gradevoli, raggiunge le vette dell’inarrivabile Primo capitolo, che suscita senza subire il tempo che passa un’angoscia avvertibile ancora oggi.
Tanti auguri Maestro! Cento di questi…zombie!


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