La protesta era indirizzata nei confronti del regime di Omaral-Bashir, che tiene in pugno con ogni mezzo il Paese africano, accusato di aver provocato crimini contro l’Umanità e di aver impedito agli aiuti internazionali (cibo e medicinali!) di entrare nella regione del sud del Paese, interessata da questa vera e propria emergenza umanitaria.
Tra gli arrestati anche il padre-giornalista dell’attore, che ha voluto dar forza all’azione orchestrata dal figlio, attivo da anni nella causa per il Darfur.
Atto puramente simbolico, ma di una forza mediatica eccezionale!
Speriamo che i potenti del mondo – a cominciare dal Presidente Obama col quale l’attore si è già prontamente incontrato – possano mettere in campo rapidamente le dovute contromisure per evitare altri morti-innocenti.
nanni