Il lancio è avvenuto alle 20:47 ora locale (1:47 in Italia) dalla spazioporto di Kourou, nella Guyana Francese, con un lanciatore Ariane-5.
La missione della ATV-5, dedicata al fisico belga Georges Lemaitre “padre” della teoria del Big Bang, chiuderà tra sei mesi l’esperienza di successo delle navette cargo automatizzate (Automated Transfer Vehicle) create per rifornire la ISS.
Per questo la lunga scia luminosa del razzo è stata accompagnata da un lungo applauso, ma anche da una dose di tristezza vista la quasi conclusione del progetto che ha già visto il successo di altre quattro ATV.
Il lancio si è ufficialmente concluso quando la ATV-5 ha dispiegato i propri pannelli solari e inviato i primi segnali a terra. Nei prossimi dieci giorni proseguirà lungo la sua rotta “all’inseguimento” della ISS, fino a compiere una spettacolare manovra di attracco in maniera autonoma.
La navetta porta con se un carico record di 6,6 tonnellate di materiale, tra cui cibo, acqua, ossigeno e attrezzature di ricerca, per rifornire l’equipaggio in orbita.
Tra gli esperimenti scientifici trasportati ci sono anche numerose componenti destinati al levitatore elettromagnetico, un’apparecchiatura che consente la fusione e la solidificazione dei metalli in assenza di gravità.
Dopo essere stata svuotata del carico la ATV fungerà per circa sei mesi come “monolocale” aggiunto della ISS, aumentando quindi la spazio disponibile agli astronauti, e grazie ai suoi motori “correggerà” l’orbita dell’intera stazione orbitante.
Al termine della missione sarà riempita di materiali ormai inutili e spazzatura per poi procedere a una manovra di rientro che la porterà a disintegrarsi nell’atmosfera.
Si chiuderà così un progetto, realizzato anche grazie al fondamentale contributo italiano attraverso Thales Alenia Space, che ha messo a disposizione dell’ATV la profonda esperienza fatta realizzando i moduli pressurizzati MPLM dell’ASI, e i nodi 2 e 3, unitamente al laboratorio Columbus per ESA.
Il progetto Atv, realizzato grazie alla cooperazione di numerose industrie europee guidate da Airbus Defence and Space (Ads), lascia però una importante eredità: il suo modulo di servizio, ossia tutto il sistema di guida e motori, saranno utilizzati dalla navetta Orion, un progetto NASA/ESA che ha l’obiettivo di riportare l’uomo al di fuori dell’orbita terrestre.
Fonte: Media INAF | Scritto da Leonardo De Cosmo