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George R.R. Martin, The Winds of Winter e la nascita delle Cronache del ghiaccio e del fuoco

Creato il 18 marzo 2015 da Martinaframmartino

George R.R. Martin, The Winds of Winter e la nascita delle Cronache del ghiaccio e del fuocoQuando sarà pubblicato The Winds of Winter? Non lo sappiamo, anche se ogni tanto iniziano a circolare nuove voci. George R.R. Martin però ha sempre affermato che quando avrebbe terminato il romanzo lo avrebbe scritto sul suo blog, perciò fino a quando non ci sarà una conferma sul blog ogni voce sarà solo una voce. Quando, nel 2011, lo scrittore aveva pubblicato A Dance with Dragons, aveva spiegato che avrebbe cominciato a lavorare seriamente a The Winds of Winter – romanzo per il quale aveva comunque già ultimato alcuni capitoli – solo all’inizio del 2012, aveva anche aggiunto che il romanzo non sarebbe stato pubblicato prima del 2014. Il 2014 è terminato, e di The Winds of Winter fino a ora sono noti solo alcuni capitoli e una manciata di altre informazioni. A suo tempo avevo scritto un lungo articolo, la prima parte la trovate qui: https://librolandia.wordpress.com/2014/07/09/aspettando-the-winds-of-winter1/, le successive le ho pubblicate nei cinque giorni successivi. Un altro breve articolo su Le cronache del ghiaccio e del fuoco, sul fatto che Martin non ha scritto una sceneggiatura per la quinta stagione di Game of Thrones e su Benjen Stark si trova qui: https://librolandia.wordpress.com/2015/01/17/le-cronache-del-ghiaccio-e-del-fuoco-fra-the-winds-of-winter-e-la-quinta-stagione-del-trono-di-spade/. Per la verità in proposito ho iniziato a scrivere un altro articolo molto più serio e approfondito ma non l’ho mai terminato. Non avete idea di quanti testi incompiuti si trovino nel mio computer, magari prima o poi tiro fuori qualcun altro di questi frammenti ve lo propongo. Una volta l’ho fatto, con un testo sulla mamma di Jon Snow, e in questo momento è il decimo articolo più letto nella storia del mio blog, con quasi 8.000 contatti.

George R.R. Martin, The Winds of Winter e la nascita delle Cronache del ghiaccio e del fuocoTorniamo all’inizio, che a divagare sono molto brava. Quando sarà pubblicato The Winds of Winter? Non lo sappiamo. All’inizio dell’anno Jane Johnson, l’editor inglese di Martin, ha affermato che l’unico libro di George che la sua casa editrice, Harper Voyager, ha in programma per il 2015 è A Knight of the Seven Kingdoms. Si tratta di un volume contenente i tre racconti incentrati su Dunk ed Egg già pubblicati in passato da Martin in volumi diversi. Da noi Il cavaliere dei Sette Regni è arrivato la scorsa primavera in versione rilegata e sarà pubblicato in edizione tascabile nel prossimo mese di maggio, in inglese quel libro non è ancora stato pubblicato perché hanno deciso di arricchirlo con illustrazioni realizzate da Gary Gianni. Dal progetto iniziale di una manciata di illustrazioni si è arrivati al risultato attuale in cui quasi tutte le pagine saranno illustrate. Conseguenza? Finirò con il comprare anche quel libro anche se ho già tutti i racconti sia in italiano che in inglese. Va bene, secondo la Johnson Harper Voyager ha in programma solo il libro su Dunk ed Egg: http://www.fantasymagazine.it/notizie/22607/the-winds-of-winter-non-arrivera-nel-2015-ma-ora/. Fine di ogni discorso? Non proprio.

Quando un appassionato ha fatto notare a Martin che il commento della Johnson era stato frainteso lui ha risposto con queste parole:

 

Re: Misinterpretation of Jane Johnson

I certainly hope that THE WINDS OF WINTER is not on the schedule of ANY of my publishers. I have spent years trying to persuade them all not to schedule my books until they are completed and delivered. Scheduling, and then having to reschedule and postpone, just pisses people off. I’d rather not schedule at all until the date is real and certain.

This flies against standard publishing practice, however, so it’s a battle that I do not always win.

 

87268-adwd2bukIn pratica George non vuole che gli editori programmino la pubblicazione dei suoi libri fino a quando lui non li ha ultimati e consegnati. Del resto gli appassionati di vecchia data ricordano bene i continui spostamenti dell’ipotetica data di pubblicazione sia di A Feast for Crows che di A Dance with Dragons. Perciò se a fine gennaio, quando la Johnson ha fatto quel commento su The Winds of Winter, ha scritto che non era in programma nel 2015 significa solo che non era in programma in quel momento.

Quanto tempo serve per promuovere, stampare e distribuire un libro? Dipende dall’editore ma anche dal libro. Nel caso di Martin scommetto che l’editore può fare il tutto in una manciata di mesi, lo ha già fatto Bantam nel 2011 per A Dance with Dragons e lo ha fatto regolarmente Tor per La Ruota del Tempo. Se i tempi normali possono tranquillamente superare l’anno libri così attesi hanno la precedenza su quasi tutti gli altri. Un nuovo volume di Le cronache del ghiaccio e del fuoco messo in programmazione ora può essere pubblicato prima della fine dell’anno, ma a fine gennaio la Johnson non era in grado di dire che quel libro sarebbe stato pubblicato.

George R.R. Martin, The Winds of Winter e la nascita delle Cronache del ghiaccio e del fuocoOra non fraintendetemi, non dico che The Winds of Winter sarà pubblicato quest’anno perché non lo so. Ieri su non ricordo più quale giornale estero ho letto che The Winds of Winter sarebbe stato pubblicato in ottobre, contemporaneamente all’antologia di racconti su Dunk ed Egg, e ho ignorato l’articolo perché privo di fonti valide. In pratica mi chiedeva di credergli sulla fiducia su un argomento di cui l’autore ha detto esplicitamente di non credere a nessuno tranne che a lui. Grazie tante, all’articolo non presto fede.

Ma se parla l’autore? Il 16 George ha pubblicato un messaggio dal titolo Sorry, Saratoga in cui spiegava che non sarebbe andato alla World Fantasy Convention (che si terrà a Saratoga dal 5 all’8 novembre) perché ha troppi impegni, compresa la scrittura di The Winds of Winter: http://grrm.livejournal.com/412882.html. L’articolo però si chiude con una frase che qualche interrogativo lo fa nascere:

 

(Should I complete and deliver WINDS OF WINTER before these cons roll round, I reserve the right to change my mind).

 

Martin non andrà a Saratoga. Però, se per la data della convention dovesse aver ultimato e consegnato il manoscritto si riserva il diritto di cambiare idea. Allora, quando sarà terminato e pubblicato The Wind of Winter? Io la risposta non ce l’ho, intanto vi lascio con un articolo che parla della nascita di Le cronache del ghiaccio e del fuoco grazie alla lettera con cui Martin ha presentato la neonata saga al suo agente dell’epoca. Visto che l’articolo è lungo però lo suddivido in più parti.

 

“Caro Ralph, questi sono i primi tredici capitoli (170 pagine) del fantasy epico che ti ho promesso, il cui titolo è A Game of Thrones.”

 

George R.R. Martin, The Winds of Winter e la nascita delle Cronache del ghiaccio e del fuocoCon queste parole nell’ottobre del 1993 George R.R. Martin presentava al suo agente Ralph Vicinanza il suo nuovo progetto, una trilogia a cui aveva iniziato a lavorare un paio di anni prima. Le foto di una copia fax della lettera, datata 7 dicembre 1993, diffuse su internet all’inizio di quest’anno hanno destato un’enorme curiosità. Da un lato c’è la possibilità di vedere i punti di contatto e le discordanze esistenti fra il progetto iniziale di Martin e i libri effettivamente pubblicati, dall’altro quella lettera contiene quanto meno un enorme spoiler relativo alla sopravvivenza di alcuni personaggi, e fornisce un nuovo elemento circa l’identità della madre di Jon Snow. Ma degli spoiler sui libri non ancora pubblicati parlerò un altro giorno.

Le foto sono apparse su un account Twitter successivamente bloccato, ma prima della loro sparizione sono state viste da Variety e dal blogWinteriscoming.net. L’autenticità della lettera sarebbe stata confermata da Harper Collins UK, ma anche questa conferma è sparita. Questo è quanto scrivevo all’inizio di febbraio. Non credo che dal momento in cui ho originariamente pubblicato l’articolo su FantasyMagazine ci siano state novità sulla vicenda. L’unica cosa che so con certezza è che alcune persone si sono impegnate a cercare di interpretare alcune righe del testo che erano illeggibili, ma ho deliberatamente evitato di leggere i commenti che riguardano questa decifrazione. Comunque all’epoca sia Variety che Winteriscoming hanno fatto in tempo a scrivere articoli di commento, il secondo riproponendo anche le foto (che io ho prontamente scaricato sul mio computer, come avranno fatto chissà quante altre persone), e quello che emerge dalla lettera è decisamente interessante.

 

George R.R. Martin, The Winds of Winter e la nascita delle Cronache del ghiaccio e del fuocoRalph Vicinanza è stato l’agente di Martin per molti anni, prima della sua morte nel 2010. È stato lui, fra l’altro, a suggerire a David Benioff di leggere A Game of Thrones, convinto che da quella saga si potesse realizzare un’ottima serie televisiva. Nel 1993 Martin era ben inserito nell’ambiente televisivo dopo alcuni anni trascorsi a lavorare per serie quali Ai confini della realtà e La bella e la bestia e a progettare serie interamente sue, ma i suoi contatti con il mondo della narrativa si erano allentati. L’ultimo romanzo, Armageddon Rag, risaliva al 1983 e a livello commerciale era stato un insuccesso notevole, al punto che in quegli anni George aveva pubblicato solo alcuni racconti e i volumi di romanzi condivisi della serie Wild Cards. Come ha spiegato in seguito George, Armageddon Rag ha rischiato seriamente di distruggere la sua carriera. E questo, aggiungo io, anche se si tratta di un romanzo davvero bello, ma piuttosto spesso bellezza di un libro e successo commerciale non vanno di pari passo. Io ho parlato di Armageddon Rag qui: https://librolandia.wordpress.com/2013/06/09/george-r-r-martin-armageddon-rag/. Nella prima parte della sua carriera il genere a cui Martin si era dedicato di più era la fantascienza, con qualche puntata nell’horror e davvero poca fantasy. Normale quindi che, pur conscio dei propri mezzi, lo scrittore fosse tutt’altro che certo di come sarebbe stato accolto il suo nuovo progetto. Ma sul resto della lettera tornerò domani.



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