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Georgia: focus su investimenti, competitività e crescita sostenibile per il 2016

Creato il 13 aprile 2015 da Geopoliticarivista @GeopoliticaR
Georgia: focus su investimenti, competitività e crescita sostenibile per il 2016

Nel corso dell’annuale incontro coi donatori (Annual Development Partnership Forum) il Primo ministro Irakli Garibashvill ha reso note le priorità economiche che il governo della Georgia intende perseguire per sostenere una crescita economica inclusiva e duratura nel lungo termine. Dopo aver identificato le principali criticità che ostacolano questo processo di crescita, la strategia economica perseguita dal governo per il 2015-2016 sarà focalizzata su tre ambiti che necessitano di un intervento prioritario: lo sviluppo della competitività del settore privato e nello specifico un’attenzione alle start up e all’innovazione tecnologica, lo sviluppo del capitale umano e un maggiore accesso alle risorse finanziarie1.

Dopo l’indipendenza e nel corso di questi anni la Georgia ha cercato di superare numerosi ostacoli che impedivano la formazione di un sistema economico stabile e indipendente come ad esempio i conflitti armati e le difficili condizioni della popolazione. Scelta obbligata per il Paese è stato l’impegno costante nella realizzazione di riforme economiche immediate e radicali, necessarie anche per il superamento dell’attuale crisi finanziaria. Le riforme però, fino ad adesso, non sono riuscite a produrre i risultati sperati per quello che riguarda il livello di disoccupazione e la povertà. Le politiche economiche adottate dal governo della Georgia hanno avuto successo in termini di aumento degli investimenti nel medio periodo cui non è seguita, però, una crescita globale e, di fatto, i risultati prodotti da tale crescita, non hanno avuto un impatto positivo sulla riduzione della disoccupazione e sul miglioramento delle condizioni di vita della popolazione. La strategia proposta per il futuro si basa quindi su tre principi fondamentali: garantire una crescita economica rapida ed efficiente per risolvere i problemi che ancora sussistono nel Paese; attuare politiche economiche che favoriscano una crescita economica inclusiva con il coinvolgimento di tutti gli strati della popolazione (anche le minoranze) e che portino ad un reale miglioramento delle condizioni di vita della popolazione più povera; usare razionalmente le risorse naturali per garantire sicurezza e sostenibilità ambientale2.

La creazione di un settore privato libero e indipendente e il rafforzamento della competitività imprenditoriale in ambito regionale e internazionale, sono alcuni degli obiettivi per lo sviluppo economico. Il governo georgiano ha predisposto misure che prevedono un coinvolgimento minimo dello Stato nel settore privato, ma solo nel momento in cui l’azione del privato potrebbe risultare debole e inefficiente. Dal 2004 al 2012 l’economia georgiana è cresciuta in media del 6% ogni anno. Questo tasso è il risultato di riforme che non sono state in grado, però, di aumentare la competitività del settore privato. I tassi di crescita in materia di occupazione sono stati minimi, pertanto c’è la necessità di una strategia più mirata per il futuro, al fine di prevedere l’effettiva eliminazione di tutte quelle barriere che costituiscono ancora un ostacolo per lo sviluppo imprenditoriale.

Per la crescita economica globale lo sviluppo del capitale umano è un fattore importante. Infatti, presupposti principali per aumentare il benessere della popolazione e ridurre la povertà sono proprio la rapida crescita economica e la creazione di pari opportunità attraverso la fornitura di servizi di qualità nell’istruzione e nella sanità. Inoltre, la crescita economica inclusiva facilita la creazione di posti di lavoro. È tuttavia necessario migliorare la qualità della formazione e l’accesso ai sistemi di istruzione ed investire sugli stessi, poiché solo con un sistema educativo e formativo forte e socialmente equo possono essere superate le sfide sociali, culturali ed economiche esistenti.

Stabilire le condizioni che garantiscano un reale sviluppo imprenditoriale e umano significa prima di tutto aumentare l’attrattività della Georgia per gli investitori esteri. Infatti attuare e realizzare politiche economiche stabili e prevedibili, che lascino poco spazio a rischi finanziari, è una tappa fondamentale per rivestire, nel futuro, un peso competitivo maggiore nel commercio dell’area e in quello internazionale. Quello che oggi i potenziali investitori trovano in Georgia è un terreno fertile, molto dinamico, che presenta uno dei più alti standard nell’area in termini di rispetto della legalità, contrasto alla corruzione e adesione ai principi dell’integrazione europea. I principali settori in cui investire sono anzitutto quello idroelettrico, grazie alle imponenti risorse idriche rese disponibili dalle due catene montuose del Caucaso settentrionale e meridionale, a cui vanno aggiunti quelli dell’agricoltura, della pesca e quello dei prodotti alimentari. Numerose sono anche le affinità climatiche e produttive con l’Italia che renderebbero possibili maggiori collaborazioni, non solo in settori in crescita, come quello dell’agricoltura biologica, ma anche in comparti quali quelli della coltivazione/trasformazione/commercializzazione di frutta e verdura, del settore caseario ed enogastronomico e, infine, dell’itticoltura3.

Per concludere, è importante ricordare che la Georgia occupa l’ottava posizione nel “Ranking on the ease of doing business 2014” stilato dalla Banca Mondiale e il 22° posto nella classifica dell’ “Economic freedom” stilata dalla Heritage Foundation. Negli ultimi anni sono stati emanati interventi legislativi volti alla promozione e alla protezione degli investimenti. Le riforme hanno talora suscitato interrogativi rispetto alla loro compatibilità con gli sforzi in senso regolatore richiesti nell’ambito dei negoziati sull’Accordo di Libero Scambio Completo e Approfondito (DCFTA) con l’Unione Europea, firmato il 27 giugno 2014. A completare il quadro interviene una legislazione particolarmente ispirata al liberismo in materia doganale e tributaria. La Georgia è parte dell’Organizzazione Mondiale del Commercio e beneficia del Sistema Generalizzato di Preferenze “GSP Plus” accordato dall’Unione Europea, inoltre è uno dei Paesi inclusi nel cosiddetto “Partenariato orientale” tra l’UE e sei Paesi del Caucaso e dell’Europa orientale, avente per obiettivo la promozione di un maggiore livello di cooperazione in alcuni settori chiave come infrastrutture, rapporti economici e commerciali4.

Siamo di fronte a un Paese che ha mostrato, senza dubbio, di avere un volto dinamico nei confronti degli ostacoli ereditati dal passato e delle sfide che attendono il futuro. La strategia che il governa ha deciso di adottare, puntando su maggiori investimenti e capitale umano nel 2016, potrebbe costituire il punto di partenza ideale per una crescita inclusiva e duratura, ma soprattutto realistica e produttiva di effetti tangibili nel lungo periodo.


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