GEORGIA: Kaka Kaladze vice-premier, con delega all’energia. Follie dell’imperatore?

Creato il 23 ottobre 2012 da Eastjournal @EaSTJournal

Posted 23 ottobre 2012 in Georgia, Slider with 0 Comments
di Michael Biasin

Ivanishvili ha quasi completato la formazione del governo che lui stesso, come Primo Ministro, si accinge a guidare. Il governo, come d’altronde il blocco elettorale del  Georgian Dream, è estremamente eterogeneo e spesso contraddittorio. Troviamo persone di altissimo profilo ma anche rimasugli del periodo sovietico e post-sovietico che si sono arricchiti mentre la Georgia era allo stremo, devastata da fame e corruzione, a spese dello stesso popolo georgiano.

Un nome tra tutti spicca, una vecchia conoscenza del calcio italiano, quel Kakha Kaladze che, finita la carriera sportiva, si è riciclato come politico. Non solo sarà vice primo ministro, ma addirittura guiderà il ministero più importante, quello dell’energia. Lo stesso Ivanishvili, resosi conto dell’impresentabilità di Kaladze come ministro di un ministero così importante, ma non potendo fare altrimenti, si è affrettato a dire, durante la conferenza stampa, che Kaladze è cresciuto moltissimo politicamente e possiede le capacità per poter essere un ottimo ministro dell’energia. Come già sottolineato più volte nei precedenti articoli, la Georgia non possiede una vera economia, non esistono industrie e pure l’agricoltura è fortemente improduttiva, ed il Paese si sostiene grazie agli ingenti aiuti stranieri e ai proventi dell’oleodotto Baku-Tbilisi-Ceyhan. Chi controlla questo oleodotto, controlla la gran parte dell’economia della Georgia.

La cosa che sconvolge ancora di più è che una settimana fa Ivanishvili aveva dichiarato che ministro dell’energia sarebbe stato l’ex ministro dell’energia dell’era Shevarnadze, arricchitosi a sproposito in quanto, mentre la Georgia era senza luce, vendeva l’elettricità alla vicina Armenia. Fortunatamente Ivanishvili ha fatto un passo indietro e ha sostituito questo grigio e corrottissimo oligarca con una persona che non ha alcuna conoscenza nel campo dell’energia, ovvero il nostro Kaladze.

Le aspettative tra i georgiani sono altissime, moltissimi hanno votato il Georgian Dream perché vogliono tornare ad un sistema economico di tipo sovietico, vogliono che il taumaturgo in odore di santità Bidznina Ivanishvili risolva tutti i problemi in pochi giorni, distribuisca cibo, denaro, gas, acqua ed elettricità a tutti. Numerosi anziani, all’indomani delle elezioni che hanno visto trionfare Ivanishvili, si sono precipitati in banca per vedere se le loro pensioni fossero aumentate, come ha promesso Ivanishvili durante le elezioni, per poi ritirarsi delusi vedendo che le pensioni erano rimaste invariate. Altra cosa preoccupante è lo spoil system che sta portando all’epurazione di personaggi scomodi legati al regime di Saakashvili, che vengono sostituiti con personalità legate al Georgian Dream.

Insomma il futuro è incerto, per il momento il presidente rimane Saakashvili fino alle prossime elezioni presidenziali. Mikail non sembra intenzionato ad andare in pensione e cercherà in tutti i modi di ritornare ad essere il padre padrone della Georgia. Durante tutta la campagna elettorale, Ivanishvili ha fatto un mucchio di promesse per accontentare tutti ma sui suoi piani e progetti è sempre stato estremamente vago. Quindi vediamo cosa succederà anche se pare che tutto debba cambiare per rimanere uguale. Il sistema mafioso-clientelare rimarrà intatto solo con colore diverso, dal bianco e rosso dello United National Movement di Saakashvili al blu del Georgian Dream di Ivanishvili.

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Tags: Bidzina Ivanishvili, elezioni 2012, georgian dream, Kaka Kaladze, Michael Biasin, Mikheil Saakashvili Categories: Georgia, Slider