Posted 12 gennaio 2014 in Georgia, Slider with 0 Comments
di Michael Biasin
Lo scorso 22 dicembre, la corte suprema di Tbilisi ha sospeso il sindaco della capitale georgiana Gigi Ugulava con l’accusa di aver rubato 50 milioni di lari (circa 21 milioni di euro) dai fondi pubblici comunali. Quello che sorprende è il fatto che la corte, violando ogni legge, ha sospeso Ugulava dagli incarichi senza nemmeno aspettare l’inizio del processo, che dovrebbe cominciare fra poco. Il sindaco Ugulava, esponente di spicco dello United National Movement (UNM) dell’ex presidente Saakashvili, ha immediatamente dato una lettura politica alla decisione della corte, accusata di ricevere ordini dall’ex Primo Ministro Ivanishvili. In effetti, Ugulava è l’ultimo rappresentante di rilievo di un partito, lo UNM, ormai a brandelli, decimato da arresti e fughe eccellenti. Con Ugulava in prigione, a fare compagnia all’ex potentissimo braccio destro di Saakashvili, Vano Merabishvili, il Georgian Dream del miliardario Ivanishvili avrebbe il potere assoluto in Georgia, conquistando anche l’ultimo scranno rimasto all’opposizione, ovvero quella del sindaco di Tbilisi.
Gigi Ugulava ha dichiarato che la corte non può decidere chi deve essere il sindaco di Tbilisi, solo il popolo può farlo attraverso regolari elezioni, che dovrebbero svolgersi fra un anno. Ha pure dichiarato, appoggiato dal suo partito, che farà appello alla corte suprema. Sembra proprio che Ugulava non voglia mollare e che continuerà a combattere per “dimostrare la sua innocenza”, come ha dichiarato subito dopo la decisione della corte.
Il giorno seguente Ugulava è tornato all’attacco, in una conferenza stampa ha accusato il suo principale accusatore, il capo pubblico ministero della corte di Tbilisi, di essere stato arrestato in Germania con l’accusa di furto quindici anni fa e di aver passato un anno e tre mesi in prigione. Immediatamente l’opposizione si è scatenata contro Ugulava, accusandolo di fare “speculazione politica”, di “gettare fango sulla corte suprema solo perché ha cominciato ad indagare seriamente” e di “non voler rispondere all’accusa di appropriazione indebita di 50 milione di lari” mentre il capo pubblico ministero, Otar Partskhaladze è stato descritto come un “patriota e un professionista”.
Dopo questa querelle tutta politica, lo stesso Partskhaladze ha poi confermato, in parte, le accuse di Ugulava dichiarando di essere stato in Germania nel 2000 e di aver avuto un incidente con la polizia che lo aveva erroneamente accusato di furto. A causa di questo, Partkhaladze ha dovuto subire abusi fisici dalla polizia ma, dopo una conversazione con le autorità legali, è stato giudicato colpevole esclusivamente di avere avuto un alterco con un poliziotto tedesco. Insomma, la vicenda è solo all’inizio, e sicuramente non mancheranno i colpi di scena.
Tags: Bidzina Ivanishvili, georgian dream, Gigi Ugulava, Michael Biasin, Mikheil Saakashvili Categories: Georgia, Slider