Le attività di ricerca, realizzate in collaborazione e con il supporto logistico in mare dell’Area protetta, sono iniziate alle 10,50 del 14 settembre, da Punta Troia (Marettimo), e si sono concluse il 23 settembre a punta Marsala (Favignana), dopo avere percorso l’intero periplo delle tre isole principali. Sono stati effettuati un rilevamento di tutte le grotte marine semisommerse e dei valori di conducibilità e temperatura, acquisizione di video e foto, e osservazioni geomorfologiche, con misure del solco di marea attuale e fossile.
Tutti i dati strumentali e digitali sono stati registrati e acquisiti dal barchino Ciclope I, messo a punto dai responsabili del progetto e da Rados Furlani e Giulio Guglielmi di Alcatel, trainato a nuoto dai ricercatori. La squadra di rilevatori era composta da Fabrizio Antonioli (Enea), Stefano Furlani, Sara Biolchi e Enrico Zavagno (Dmg Università di Trieste), Valeria Lo Presti (Università La Sapienza, Cnr Roma), e tre studentesse tirocinanti dell’Università di Trieste.Completato il progetto Geoswim 3.0–Geoswim around Egadi Islands, il rilevamento geomorfologico dei 70 chilometri delle coste dell’Area Marina Protetta Isole Egadi condotto a nuoto da ricercatori dell’Università di Trieste e dell’Enea.
fonte:e-gazette