Geranio edera

Creato il 21 gennaio 2015 da Giardinaggio @Giardinaggionet

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Il geranio edera: l'origine del nome e le numerose varietà


Il geranio edera è, insieme a quello zonale, il genere di geranio più diffuso ed è particolarmente adatto a decorare balconi e giardini con le sue cascate di fiori. E' originario del Sud Africa ed il suo nome scientifico è sia Pelargonium hederifolium, con riferimento alla somiglianza delle sue foglie a quelle dell'edera, sia Pelargonium peltatum, dal termine greco pelta, scudo, sempre in riferimento alla forma delle foglie. Si distinguono numerose varietà, in genere suddivise in base alla struttura del fiore, che può essere semplice, semidoppio o doppio. Fra le piante a fiore semplice segnaliamo il Balcon Imperial, fra i semidoppi il Bella donna rosa. Le varietà a fiore semplice sono particolarmente resistenti e danno anche una fioritura più abbondante rispetto a quelle a fiore doppio, che in compenso hanno fiori più appariscenti. Molti dei gerani edera oggi in commercio sono in realtà ibridi derivati dall'incrocio del Pelargonium peltatum con altre specie.

Come si presenta, le foglie, i fiori, la riproduzione


Il geranio edera ha portamento ricadente con fusti ramificati alti anche 2 metri, le foglie verde brillante sono allungate, carnose, nodose, come detto molto simili a quelle dell'edera. I fiori sono larghi 4-5 cm e sono raccolti in ombrelle poste su steli lunghi e sottili, i colori e la forma variano a seconda della varietà andando dal rosso al lilla, al rosa, al bianco: troviamo ad esempio il Blue Peter dai fiori color malva, Caliente Deep Red a fiori rosso carico. La fioritura è abbondante e ininterrotta dalla primavera ai primi freddi.Il geranio edera è facilmente riproducibile con la moltiplicazione per talea, possibilmente in primavera o alla fine dell'estate in modo che le nuove piantine abbiano il tempo di acclimatarsi. Le talee vanno sistemate all'ombra in terriccio ricco mantenuto umido in attesa che sviluppino un adeguato apparato radicale.


L'ambiente adatto e le cure necessarie per il suo benessere


Il geranio edera, come del resto tutti i gerani, è resistente e non richiede cure troppo impegnative, ma ha comunque bisogno di essere collocato in un ambiente adeguato. E' tipicamente da esterno, anche se, con qualche accortezza in più, è possibile coltivarlo in appartamento, va posizionato in piena luce o a mezz'ombra, in terriccio ricco e ben drenato, il più usato è quello da giardino mescolato ad argille e torba. La temperatura ideale è tra 12 e 28 °C: temperature troppo elevate causano l'ingiallimento delle foglie mentre, anche se tra tutti i gerani è quello che sopporta meglio il freddo, non tollera temperature inferiori ai 4°C. Nelle zone a clima mite può stare all'aperto anche in inverno avendo cura che il terreno rimanga abbastanza asciutto. Resiste bene a brevi periodi di siccità mentre teme i ristagni d'acqua che possono farlo marcire, pertanto annaffiare con regolarità ma con moderazione cercando di far asciugare il terreno tra un'irrigazione e l'altra. Ha bisogno di molta acqua solo nel periodo di fioritura comunque sempre solo una volta al giorno anche in piena estate.


Geranio edera: Le principali malattie del geranio edera, la prevenzione

Il geranio edera è soggetto ad attacchi da parte di agenti infestanti quali afidi, acari e funghi. Gli attacchi fungini in particolare sono favoriti, se non addirittura causati, da cure sbagliate e da non adeguate condizioni ambientali. I funghi infatti si presentano in caso di eccessiva umidità di solito a causa di annaffiature eccessive e ristagni d'acqua. Una volta verificatasi la malattia è necessario eliminare le parti colpite, ridurre le annaffiature ed intervenire con prodotti specifici, è comunque preferibile cercare di prevenirle mantenendo la pianta nelle condizioni ottimali.Per preservarne la salute è opportuno procedere in primavera ad una decisa potatura per favorire la ripresa vegetativa e la fioritura ed eliminare i fiori man mano che appassiscono evitando così che venga sottratta energia alla pianta ed in modo da prolungare la fioritura.



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