Tutto è iniziato con l’incidente di Fukushima, a seguito del quale il governo tedesco annunciò prontamente la veloce uscita dal nucleare (il contropiede).
Ebbene, è di oggi la notizia che la Germania potrebbe ritrovarsi, entro il 2020, senza l’energia sufficiente a soddisfare il proprio fabbisogno (l’autogol) .
La questione è emersa durante una riunione in cui i rappresentanti delle maggiori utilities tedesche come E.ON e RWE AG hanno incontrato Angela Merkel.
In sostanza, è stato calcolato che da qui al 2020 ci sarà un gap di capacità di circa 10 GigaWatt, equivalente a quanto prodotto da una quindicina di centrali elettriche.
Ora, la questione è come sostituire l’energia che sarebbe stata prodotta dalle centrali nucleari con alternative fossili poco costose e fonti rinnovabili.
Intanto, l’opposizione ha già accusato la Merkel per non aver redatto prima della dismissione delle centrali nucleari un piano energetico sostitutivo. Da qui l’invito rivolto ai partecipanti alle riunioni (la prossima è fissata per il 23 maggio) affinché concentrino l’attenzione su nuovi piani energetici realizzabili, che contengano incentivi alle rinnovabili ma anche sostegno per nuove centrali a gas che siano di supporto all’intermittenza delle fonti energetiche green.
Insomma, al momento la questione è piuttosto spinosa e la soluzione non sembra essere dietro l’angolo. Chissà, magari tutti si risolverà con un’invenzione in “zona cesarini”.
[foto da sportige.com]