Archeologi al lavoro sull'isola di Geronisos
(Foto: Dipartimento delle Antichità di Cipro)
Tra i ritrovamenti più importanti vi sono quelli di monumentali pareti bugnate, letti di malta per blocchi di pietra, andati, con tutta probabilità, a ruba durante il periodo bizantino, per la costruzione delle chiese di Agios Georigios.
La superficie dell'isola di Geronisos è stata soggetta, nel corso dei secoli, ad una progressiva erosione da parte del mare e del vento, erosione le cui conseguenze sono stati diversi crolli. Gli archeologi sono riusciti, comunque, a recuperare grossi pithoi lungo il margine meridionale dell'isola. Queste enormi giare per la conservazione di derrate alimentari sono state utilizzate, probabilmente, per raccogliere acqua piovana, dal momento che l'isola è del tutto priva di sorgenti naturali.
Sono stati ritrovati anche ciotole, brocche e frammenti di anfore su un antico pavimento di limo di età ellenistica. Pavimento che mostra segni di una trincea scavata da chi voleva depredare i muri dell'edificio a cui apparteneva delle sue belle pietre in bugnato.