Gervasoni tira in ballo anche la Reggina e svela i retroscena utilizzati per alcune combine: idranti messi in funzione per ritardare le gare.

Creato il 14 aprile 2012 da Nottecriminale9 @NotteCriminale
di Giuseppe Parente
Il 30 maggio del 2010, il campionato di serie B, offriva due incontri validi per la zona retrocessione, Reggina –Albinoleffe terminata con il risultato di 3-1 per la squadra calabra    ed Ancona- Mantova terminata con un risultato di pareggio per 2-2.
 

La prima partita secondo quanto sostenuto da Carlo Gervasoni, ex difensore centrale del Piacenza fu combinata, mentre per la seconda partita in questione l’accordo per la combine non fu perfezionato. In entrambe le partite, secondo Gervasoni, al fine di aspettare i risultati delle altre partite che dovevano determinare le retrocessioni in Lega Pro, su altri campi qualcuno mise in funzione degli idranti per far slittare di qualche minuto la conclusione dei match.  
Per quanto riguarda la partita Reggina Albinoleffe, secondo l’ex difensore biancorosso, l’Albinoleffe avrebbe venuto la partita, in quanto informato da Carobbio, giocatore dell’Albinoleffe che avrebbe precisato che fu proprio il presidente della Reggina a contattare il presidente dell’Albinoleffe, promettendogli di restituirgli il favore l’anno successivo. Nello stesso 30 maggio 2010, il Mantova, squadra nella quale militava Gervasoni, senza che alle spalle ci fossero gli zingari, ha cercato di comprare la sconfitta dell’Ancona. 
L’accordo non andò a buon fine, in quanto i giocatori dell’Ancona avevano paura e non si fidavano di nessuno. Secondo Gervasoni, quel 30 maggio 2010 c’erano diversi risultati in bilico per decidere le retrocessioni dalla Serie B alla Lega Pro, e ci fu, attraverso l’uso degli idranti, in qualche campo di serie B, il tentativo di far slittare di qualche minuto il termine delle partite in questione.
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