L’attaccante della Roma Gervinho.
PERSONAGGI (Roma). L’ha voluto fortemente Garcia, l’unico giocatore che ha chiesto espressamente e così è stato.
Ecco Gervinho. E dopo l’esordio di Livorno – non brillantissimo a dire la verità – arriva anche la presentazione del giocatore allo stadio Olimpico, accompagnato dal CEO Italo Zanzi.
“Ero contento quando ho saputo che Garcia avrebbe allenato la Roma, è una grande squadra e lui se lo merita. Gli devo tanto – racconta il calciatore ivoriano -, ho sempre avuto un bellissimo rapporto con lui, è stato importante per la mia carriera. Mi ha sempre dato fiducia. E’ una persona intelligente, abbiamo mantenuto dei buoni rapporti anche quando ero all’Arsenal”.
Il rapporto che li lega è saldo e la stima reciproca “Dopo questi 3 anni vedo che si è evoluto, già conoscevo i suoi metodi, qualcosa è cambiato ma in meglio – prosegue l’esterno sul tecnico -. Credo che possa essere considerato un grande allenatore, ha sempre dato molto ai club per cui ha lavorato. Saprà onorare il suo contratto e dimostrare il suo valore”.
Potrebbe questo rapporto avvantaggiarlo nelle gerarchie di spogliatoio?
Ha le idee chiare Gervinho “Ho scelto la Roma perchè è un grande club e conoscevo l’allenatore, che ritengo in grado di dare fiducia a tutti. Non ho alcuna garanzia, la mia conoscenza di Garcia non mi da alcun vantaggio, resta un allenatore molto esigente. Se giocherò me lo meriterò. Obiettivi? Chiaramente sono legati a quelli della squadra. Vincere e fare bene. La squadra è forte e quest’anno può fare bene. Il club ha grandi ambizioni, farò il possibile per aiutare la squadra”.