Getty Center di LA: visitarlo ?

Da Ilnazionale @ilNazionale

24 SETTEMBRE – Che il Getty Center di Los Angeles sia famoso nel mondo è un dato di fatto: ma vale davvero tutta la sua notorietà? Lontano dalle controversie tra curatori e Stato Italiano e Stato Greco di alcuni anni fa, riguardo la restituzione di alcune opere, è meglio rivolgere allo sguardo all’art exhibition, alla location, all’arte in sé e per sé che questo must see di LA raccoglie.

Il Getty Museum è diviso in due sedi: l’una, la più antica – si fa per dire – è la Getty Villa costruita nel 1974 a ridosso dell’oceano nella proprietà di J. Paul Getty a Pacific Palisades; l’altra, il vero e proprio Getty Center, viene eretta nel 1997 su una collina di Brentwood e vanta 5 diversi padiglioni di esposizione a due piani e un non indifferente Central Garden.

Raggiungere il Getty Center in auto è certo la via più comoda, ma i 15 dollari fissi per il parcheggio fanno ricredere sulla scelta scartata dell’autobus. Il tram - così viene chiamato – che porta dalla piazzola su fino al Getty Center ricorda molto la funicolare di Orvieto, ovviamente in versione spaziale. Abituati all’Italia, in cui si paga l’entrata per visitare musei, chiese e palazzi, stupisce l’idea di avere un museo tanto immenso quanto famoso da poter vivere completamente gratis. Procedendo in senso circolare partendo dalla sinistra dalla Entrance Hall, l’exhibition segue un filo cronologico abbastanza lineare, dal Medioevo delle icone religiose e dei libri di preghiera, alle sculture e i dipinti neoclassici, romantici, impressionisti, espressionisti, fermandosi a ridosso della fine del secolo XIX, con le opere raffiguranti i primi movimenti socialisti. Poco o nulla di contemporaneo se non una piccola esibizione di fotografia paesaggistica, la Changing exhibition, che questa estate dal 3 luglio al 23 settembre ospita bozzetti, schizzi e disegni di Gustav Klimt, e ovviamente l’intera location: grandi padiglioni in marmo bianco con poco o nulla di particolarmente artistico.

I padiglioni che contengono opere precedenti al Settecento sono grosso modo ricchi di arte proveniente dal Bel Paese, ma considerato che gran parte degli autori e delle opere più conosciute si trovano in Italia o in Europa, al Getty Center si possono ammirare solo le opere minori dei principali autori, e svariati artisti minori. Le opere che coprono i secoli di storia moderna e contemporanea sono per lo più francesi, olandesi, italiane, tedesche e inglesi, ma anche per queste raccolte vale la stessa cosa: se si va in cerca per ciò che è famoso, si guardi ai musei del vecchio continente. Nemmeno la Changing exhibition dedicata a Gustav Klimt ospita le sue opere più famose, ma solo i bozzetti per esse, gli schizzi, i disegni.

A valere davvero è l’esclusiva location, in cima alla collina da cui si può ammirare tutta la contea di Los Angeles, dall’oceano con Santa Monica e Venice Beach, all’aeroporto di LAX, agli skyscrapers di downtown LA, agli edifici rosso mattone dell’UCLA in Westwood Village. Godibile a costo zero.  Il Getty Museum è considerato uno dei musei più interessanti e worthseeing della California, ma da non visitare con troppo alte aspettative. Tipiche dopotutto per chi proviene dal caro vecchio continente.

Martina Napolitano


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