Gheddafi lifting

Anche le pelli del rais stanno cadendo, proprio come la sua dittatura. Non sono i colpi degli F-16 o la liberazione della Cirenaica ad avergli provocato una moltiplicazione delle rughe d'espressione, bensì un mancato ritocchino cui avrebbe dovuto sottoporsi dopo un lifting.
Gheddafi ne aveva 53 di anni ma voleva dimostrarne 25 di meno a quella fetta di popolo libico che oggi, in pieno conflitto bellico, gli si rivela fedele. 
Era il 1995 quando il chirurgo brasiliano Liacyr Ribeiro s'introdusse nel bunker di Tripoli dove il Muhammar lo attendeva per ringiovanire, all'incirca dopo la mezzanotte.
Niente anestesia generale. Gheddafi non è certo tipo da perdere il controllo per mano altrui e anche sotto la minaccia del bisturi volle rimanere cosciente. Un lifting comune avrebbe provocato però troppa sorpresa, meglio un intervento più soft. Il medico asportò allora del grasso dall'addome e lo iniettò nei solchi facciali per spianarli. Quattro ore di lavoro, un hamburger nel mezzo, due sale operatorie attrezzatissime, una palestra e una piscina.
E' quanto ricorda di quella singolare esperienza il famoso chirurgo che oggi, guardando il dittatore in Tv, si pente di non essere volato da lui per dargli, col passare degli anni e il venir meno dell'effetto, una seconda mano di vernice come faceva il Dr. Menville con le sue donne in La morte ti fa bella. Ma perchè improvvisamente mi viene da pensare al trapianto di Silvio Berlusconi?