Camminando, l'occhio è stato subito attirato da ghiande sparse sotto le loro querce madri. Ben saldate al suolo, avevano già messo la radichetta infilzata nel terreno. Così abbiamo deciso di sperimentare, portarne a casa alcune e piantarle nel vetro ed osservare il loro sviluppo. Ci siamo sentite ritornare bambine: ricordate alle elementari si faceva spesso questa osservazione usando i fagioli messi a germogliare sul cotone bagnato. Perchè no?? in fondo ognuno di noi conserva "il suo bambino" dentro per tutta la vita e meno male!!!!! Ada, vedendo quante ce ne erano a terra ha fatto questa ottima osservazione:
MA SE GERMOGLIASSERO TUTTE, QUANTE QUERCE CRESCEREBBERO, AVREMMO UN BEL BOSCO NUOVO OGNI ANNO . COME MAI NON AVVIENE? .....La sperimentazione è stata che ho piantato in un contenitore alcune ghiande e messe all'esterno. Queste sono ancora dormienti. Posso così rispondere alla domanda di Ada :
UNA GHIANDA E' SPARITA. PENSO UN UCCELLO SE LA SIA MANGIATA.(del resto esistono le ghiandaie!!!)
Ho conservate in casa due ghiande belle grosse e si sono sviluppate perfettamente. Queste le osservazioni:
- nel mezzo dei cotiledoni, là dove giace l'embrione, si sviluppa una radichetta che subito per "istinto" si dirige verso il basso
- quando la radichetta è già all'esterno, la parte più vicina ai cotiledoni si spacca ed emerge il futuro fusto. Io credevo, perchè così è spiegato (vedi morfologia vegetale) che la "piumetta" fosse tra i due cotiledoni, come del resto si trova la radichetta e che emergesse da loro. Invece l'osservazione (come si vede dalla foto) evidenzia che cresce dal mezzo della radichetta. Allora probabilmente funziona così che l'embrione completo viene spinto all'esterno e poi si sussegueno gli sviluppi.
Naturalmente ho fatto uno sketch di studio .
Questa storia era già in atto, quando nel 2010 avevo disegnato delle ghiande già germogliate. Allora non le avevo cresciute, ma solo raccolte sul campo scegliendo quelle a differenti stadi.