Ghisa Art Fusion: primo appuntamento

Creato il 06 giugno 2012 da Fasterboy

Schio (Vicenza) – E’ arrivato il momento del primo appuntamento di GHISA ART FUSION!
DOMENICA 10 GIUGNO 2012 – dalle ore 18.30

Location / Lanificio Conte, Schio
Visual Art / Mauro Gobbo
Music / Alma Swing
Aperitif / Tenuta L’Armonia

L’esposizione sarà aperta inoltre:
domenica 10 giugno dalle 18.30 alle 23
venerdi 15 giugno dalle 16 alle 19
sabato 16 giugno dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19
domenica 17 giugno dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19

venerdi 22 giugno dalle 16 alle 19
sabato 23 giugno dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19
domenica 24 giugno dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19

venerdi 29 giugno dalle 16 alle 22
sabato 30 giugno dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19
domenica 1 luglio dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19
Location
LANIFICIO CONTE, via XX settembre, Schio.
Uno dei lanifici più antichi, ancora esistenti, della città di Schio, prende il nome da Giovanni Battista Conte, diventato imprenditore dopo aver procurato per anni la materia prima per gli opifici della zona scledense.
L’area su cui si erge l’antica fabbrica è ancor oggi circondata in parte da un’alta cinta muraria, che inizialmente circondava anche il parco e la residenza della famiglia Conte. La forza idrica della Roggia Maestra che corre lungo la fabbrica muoveva i folli e i macchinari per la produzione tessile.
Nella seconda metà del XIX secolo il sorgere dell’industria di Francesco Rossi comportò inevitabili modifiche per adeguamenti tecnologici del Lanificio Conte.
La facciata dell’edificio antico è realizzata in mattoni e pietra, scandita da numerose finestre ad arco ribassato.
Nel corso del Novecento al corpo di fabbrica principale, sviluppato su due piani, vennero affiancati altri edifici, in ghisa, in cemento armato e vetro, che vennero adibiti ai processi di filatura e orditura.
Attualmente è in corso un intervento di restauro e riqualificazione di parte del complesso storico del lanificio.

Visual Art
MAURO GOBBO
Abbandonate le composizioni astratte che avevano caratterizzato la prima fase stilistica dell’artista vicentino, da alcuni anni Mauro Gobbo si dedica esclusivamente alla figura umana con una predilezione per il corpo nudo che egli usa come pretesto e come mezzo per indagare le emozioni, i sentimenti reconditi, i diversi stati dell’animo umano: la nudità esteriore dei corpi tende a riflettere una solitudine interiore.
I nudi, esplorati con una ricerca di perfezione che sfiora l’adesione fotografica tendendo però a superarla, sono espressi attraverso una sapiente padronanza della tecnica pittorica.
I corpi vengono colti in pose dalla forte gestualità scenica, teatrale: tesi quasi in uno spasmo, sembrano esternare le pulsioni più viscerali. I muscoli contratti, le vene pulsanti, l’incarnato dai decisi passaggi tonali sono bagnati da una luce calda che crea una rottura con il nero di fondo dal quale i corpi si stagliano, dando vita ad un gioco chiaroscurale di grande lirismo.
I tagli scelti tengono volutamente all’oscuro una parte dei corpi, spesso i volti, nel tentativo di celare la dimensione più intima del soggetto ritratto e lasciando allo spettatore la libertà interpretativa dell’opera, permettendo così una riflessione non condizionata da letture semantiche a priori.

Music
ALMA SWING
Singolare esperienza di ricerca musicale, Alma Swing recepisce una tradizione tipicamente europea, quale è stata tra anni Trenta e Quaranta, ed é a tutt’oggi, l’hot jazz contaminato dalla cultura nomade manouche dell’Europa continentale, dalla mondanità parigina e dalla swing craze afro-americana. Defilandosi dall’esperienza d’oltre oceano, Alma Swing raccoglie infatti le basi estetiche di un jazz a corde legato al chitarrismo di Django Reinhardt e alla finesse di Stéphane Grappelli, icone del jazz francese, aprendo alla modernità, attraverso una varietà di programmi e di proposte di spettacolo, i contenuti più peculiari di questa musica, a cominciare da repertorio, prassi esecutiva, strumentazione tipica e sovrapposizione dell’idioma jazzistico e gitano. Con la silhouette dell’orchestra rétro e un organico acustico in cui rimangono protagonisti le tipiche chitarre manouche ed il violino, Alma Swing interpreta con personalità le suggestioni di un’epoca impresse nel vinile e nella voce dei grammofoni, sottolineando l’attualità e il successo ancora oggi tributati a questa esperienza artistica dalla temperie culturale internazionale.
http://www.almaswing.it/Home.html

Aperitif
TENUTA L’ARMONIA
Tenuta L’Armonia nasce per riqualificare il territorio berico valorizzando
l’aspetto agricolo, di rilevanza vitale, e quello culturale, per dare stimolo
alle produzioni con coscienza e conoscenza. Principale obiettivo della
Tenuta è quello di valorizzare le vecchie vigne autoctone dei territori più vocati dei colli vicentini.
I vini dell’Armonia sono frutto di attente procedure di ristabilizzazione del terreno tramite sovesci e uso di preparati biodinamici, nonché di una lavorazione in cantina completamente manuale: dall’attenta selezione delle uve in vigna alla loro diraspatura manuale mediante graticci artigianali, oltre al solo utilizzo di lieviti indigeni, al ridotto ricorso ad anidride solforosa.
www.tenutalarmonia.com

THE DRUNKEN DUCK
Pub che da 9 anni propone birra di alta qualità provenienti da microbirrifricii italiani e stranieri, propone corsi e serate di cultura birraia. Propone una piccola linea di birre prodotte in impianti di birrifici locali.

IL PROGETTO
Ghisa: elemento chiave della rivoluzione industriale, elemento costante che ritma gli spazi di un’archeologia del lavoro la quale, abbandonate le vesti di fabbrica, assume nuova vitalità nell’ospitare espressioni d’arte e cultura, diventando non un semplice contenitore (inconsueto quanto suggestivo) ma addirittura agendo da protagonista degli eventi che vi prendono luogo al suo interno.

Ghisa è un progetto di fusione tra arte, musica e cibo che mira alla valorizzazione delle realtà storiche industriali del territorio scledense, realtà che tutt’oggi conservano testimonianze della produzione legata alla terra in cui queste si insediarono. Fabbriche sì dunque, ma di cultura dove dar vita ad una serie di eventi ambientati in un contesto storico ma attualissimo che si coniuga perfettamente con le espressioni dei vari linguaggi del contemporaneo.

Una “fusione” quindi, intesa come la combinazione di più elementi, che tende a diventare un percorso in grado di portare il pubblico alla riscoperta dei sensi, accompagnandolo ad apprezzare situazioni armonicamente in sintonia tra loro. La commistione tra arte e musica, proposta in quattro distinti appuntamenti a cadenza mensile in orario aperitivo, sarà arricchita dalla degustazione di vini e cibi scelti, proposta da realtà enogastronomiche locali di qualità, con l’intento di creare un rapporto sincretico tra le parti.

INFO
> 340 043 5597
> GHISA Art Fusion on FACEBOOK

This entry was posted on 06/06/2012 at 16:25 and is filed under in Evidenza, Mostre, Mostre in Italia. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.


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