Gli anni non modificano
la perfezione del tuo viso
né il desiderio porpora
di raggiungerti un istante
di assomigliarti ancora
d’intravedere i tuoi occhi
nel blu profondo dello specchio.
In queste notti immobili
dal cielo di ambra fossile
sul crinale sottilissimo
che slega un giorno dall’altro
i miei sogni si smarriscono
nel labirinto di smeraldo
dei tuoi sguardi enigmatici.
E tra i prati onirici
intuisco la tua essenza:
la bellezza inconsolata
non conosce alcuna pace
né redenzione secolare.
(Nessuna nuova conversione
t’attende nel mondo futuro).
* Ghiùr = “conversione” in ebraico; nell’uso comune del termine il ghiùr sarebbe la procedura al termine della quale un non ebreo diventa ebreo. Al convertito non è chiesto di sapere tutto, ma semplicemente di non rifiutare nulla. Secondo la Mishnà ebraica "Ciascun membro di Israel ha parte nel mondo futuro": ciò significa che Israel è colui per il quale la parte presente proviene da un mondo ancora a venire. Non è il passato che ci crea, bensì il futuro (è questa l'eternità di Israel). Chi dimentica ciò è perduto. / Nell’immagine “Uomo allo specchio” di Magritte.