di David Incamicia
Il sito Affaritaliani.it, tradizionalmente attento alle tematiche sociali, richiama in questi giorni l'attenzione dei suoi lettori sull'esigenza di non dimenticare, proprio alla vigilia del Natale, i milioni di individui che avranno poco o niente da festeggiare trovandosi in aree del pianeta cronicamente afflitte da piccoli e grandi conflitti, che il più delle volte causano altrettante morti soprattutto fra i civili e colpendo, in particolare, donne e bambini.
Lo fa dando notizia dell'uscita del nuovo “Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo” curato dall’associazione 46° Parallelo ed edito da Terra Nuova. L’atlante, dopo il giustificato successo della prima edizione, offre un aggiornamento su tutti i conflitti del mondo, suddivisi in aree continentali, fornendo schede, interventi e cartine dettagliatissime. Del resto, è costruito sui contributi di analisti e giornalisti diventati “esperti” di guerra, loro malgrado, poiché fieri “militanti” degli ideali di pace e giustizia.
Principale collaboratrice per la stesura dell’Atlante è la redazione del Premio Ilaria Alpi che, oltre a “commemorare” la giornalista RAI uccisa in Somalia, è nata per denunciare ed ovviare, in qualche modo, al grave deficit di attenzione mediatica sui numerosi conflitti del mondo e sulle ingiustizie che affamano il Sud globale. Il concorso intende, quindi, promuovere ed accreditare il giornalismo serio e approfondito e riconoscere il valore dei giornalisti impegnati sui fronti più caldi e pericolosi del nostro pianeta. E l’Atlante raccoglie numerose firme giornalistiche di tale levatura morale, ovviamente non note al grande pubblico (come la stessa Ilaria Alpi, divenuta “importante” solo dopo la sua morte) ma che svolgono un lavoro fondamentale da riconoscere come patrimonio per l’intera umanità.
Fra questi possiamo citare il mitico Ettore Mo, inviato del Corsera e “cacciatore della Storia e di storie”, tra i più famosi corrispondenti di guerra a livello internazionale; Enzo Nucci, corrispondete RAI dall’Africa sub-sahariana; Luciano Scalettari, inviato di Famiglia Cristiana ed esperto di attualità africana; Andrea Baranes di Banca Etica; Michele Nardelli tra i fondatori dell’importantissimo Osservatorio Balcani e Caucaso; Ornella Sangiovanni che segue da vent’anni il dramma iracheno e, non a caso, è collaboratrice di Osservatorio Iraq; non per ultimo, Raffaele Crocco, anch’egli giornalista RAI, ideatore dell’Atlante e tra i fondatori di Peacereporter, la guida più conosciuta alle guerre trascurate.
Il bisogno di rispetto e giustizia emerge nella stessa impostazione del libro, dato che ad ogni guerra viene riservato esattamente lo stesso spazio e il medesimo numero di pagine arricchite da testimonianze fotografiche. Questo per evitare di dare ad un conflitto maggiore importanza che ad altri, una scelta "politica” che vuole mettere tutte le guerre allo stesso livello dando un'informazione il più completa possibile. In questa nuova edizione si accenna anche alle situazioni "limite”, quelle che magari non sono ancora sfociate in guerra aperta o che sono “in sonno”, ma vanno monitorate, controllate costantemente.
Con“Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo” (in vendita a 20 euro), l’editore Terra Nuova, che da anni pubblica il bellissimo mensile sullo sviluppo sostenibile “Aam Terra Nuova”, arricchisce il suo catalogo in cui già si possono trovare molti libri dedicati alla pace e alla nonviolenza, oltre che ai temi ambientali, della decrescita e del benessere psicologico ed interiore. Una pubblicazione, quindi, destinata a diventare presto un “must” per chi vuole davvero capire cosa succede nel mondo e comprendere a fondo l’intricato scacchiere geopolitico che miete migliaia di vittime innocenti ogni anno.
Nel nostro Paese informazioni di questo tipo latitano e sono ancora pochi i siti e le agenzie che sono in grado di recuperarle, rielaborarle e diffonderle. Ma proprio perché in pochi, sono ancor più da ammirare, applaudire e sostenere. Oltre ai “Reporter della Pace”, ad Amnesty International e a Global Voices - l’ormai famosa rete internazionale di blogger che informano, traducono e sostengono i citizen media e i blog di ogni parte del mondo - si distinguono in rete per affidabilità, aggiornamento e profondità d’analisi i seguenti siti: Warnews, al momento, però, in fase di ristrutturazione; l’universo di siti di matrice missionaria ed in particolare l’agenzia di stampa Misna che si definisce “fonte integrativa e talvolta correttiva delle troppe ripetitive informazioni geneticamente modificate”; Inter Press Service (IPS), che si avvale di una rete di 500 corrispondenti dislocati in 150 Paesi; Nigrizia e Africa News sui problemi e conflitti armati africani; Agimondo che nasce dalla collaborazione fra O.N.G. e l’agenzia giornalistica AGI; la Rete Italiana per il Disarmo. Da consultare anche: Free Reporter con la sua sezione “Conflitti e pace”; Unimondo, nodo italiano del network internazionale OneWorld; Guerre nel Mondo; Villaggio Mondiale; Conflitti Dimenticati; Infopal, dedicato alla guerra palestinese; Selvas, l’osservatorio informativo indipendente sulla regione Andina e il Latinoamerica; infine, il sorprendente blog www.stefanocareddu.it/geopolitica, curato da un intraprendente consigliere comunale di Romans d’Isonzo (GO), che intende “aiutare gli utenti a pensare globale per capire le dinamiche locali del mondo che cambia ed esserne osservatori e protagonisti coscienti”.
Ovviamente, poi, sono da inserire nei propri “preferiti” tutti quei siti che si occupano di geopolitica internazionale, a partire da Affari Internazionali e Limes, non solo storica rivista del gruppo L’Espresso, ma anche ricco ed aggiornato sito internet in cui abbondano mappe, cartine e foto. Ottimo portale è anche Equilibri che, seppur nato per agevolare il business d’impresa che intende insediarsi in aree culturalmente poco conosciute, offre analisi lucide e precise sugli eventi e le dinamiche internazionali.
Insomma, esprimendo l'auspicio che anche chi vive nelle zone a rischio del mondo possa beneficiare dello "Spirito del Natale" e rimboccandoci tutti un pò più le maniche affinché questo sogno si realizzi il prima possibile, magari attraverso una maggiore presa di coscienza del nostro essere privilegiati rispetto a quei tanti milioni di persone e - perchè no? - pure con qualche donazione che non fa mai male, l'Atlante può essere una valida e alternativa idea regalo per queste festività.
Fonte: www.affaritaliani.it