Non si hanno ancora certezze riguardo al rilascio di un indossabile da parte di Apple, tuttavia sono state parecchie nei mesi passati le indiscrezioni sull’ipotetico “iWatch”, previsto entro la fine del 2014. Se le voci si rivelassero affidabili, tuttavia, non sarebbe la prima volta che Apple pianifica l’ingresso nel mercato dei wearable.
Si hanno “tracce” dei primi prototipi di indossabili già a partire dal 1984. Lo svela Hartmut Esslinger nel nuovo libro “Keep It Simple: The Early Design Years of Apple” in cui rivela alcuni design pensati da Apple nei primi anni di attività, quando stava crescendo l’interesse dell’utenza consumer nel mercato informatico.
Fra i prototipi, il libro svela una sorta di tastierino numerico da indossare al polso attraverso un cinturino e da collegare ad un paio di auricolari dotati di un evidente microfono. Si tratta di un primo concetto di “smartwatch”, trasposto in un’epoca in cui non si conoscevano i benefici del touchscreen, e in cui risultava particolarmente ostico stipare un display vero e proprio all’interno di un orologio. Un’epoca in cui i telefilm di fantascienza ci facevano sognare futuristici accessori tecnologici che ad oggi sono diventati compagni di vita quotidiani.
Insieme al concept dell’indossabile, Esslinger ha mostrato un prototipo di una workstation “assemblabile” basata su Lisa. Questa integra in un unico blocco un telefono, una tastiera, un monitor e un personal computer, oltre a una stampante. Ad esclusione di quest’ultima, è buffo pensare che sono tutti componenti che riusciamo a contenere adeguatamente nella tasca dei pantaloni, in un unico dispositivo estremamente più potente.
Entrambi i prodotti utilizzano il linguaggio di design “Snow White” creato da Esslinger su richiesta di Steve Jobs. Il designer industriale è entrato in Apple nel 1982, lasciando la compagnia dopo l’abbandono da parte di Jobs. Esslinger segue l’ex-CEO e co-fondatore di Apple in NeXT, ma decide di non seguire Jobs al ritorno nel colosso di Cupertino nel 1997.
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