Il Milan inizia il 2016 nel peggiore dei modi: il Bologna sbanca San Siro grazie ad una rete di Giaccherini.
In un San Siro semivuoto, il Milan intende iniziare il nuovo anno con una vittoria, dopo un 2015 sfortunato che ha visto i rossoneri chiudere la scorsa stagione senza centrare l’Europa League – obiettivo minimo stabilito dalla società – e con l’esonero di Inzaghi. A Milano c’è però un Bologna rivitalizzato da Donadoni.
Le formazioni
Sinisa Mihajlovic non cambia modulo: solito 4-4-2. Assente Romagnoli per squalifica, al suo posto gioca Méxes, che fa coppia con Alex in difesa. Sulla fascia destra Honda viene preferito a Cerci, mentre Boateng – primo acquisto di gennaio – è alle prese con l’influenza e si accomoda in tribuna. Questo l’11 rossonero: Donnarumma; Abate, Alex, Méxes, De Sciglio; Montolivo, Bertolacci, Honda, Bonaventura; Bacca, Niang.
Roberto Donadoni – con un passato milanista da calciatore – sceglie invece il tridente. Nel 4-3-3 c’è spazio per il giovane Diawara, 18 anni per lui, mentre Donsah si siede in panchina. In avanti c’è l’ex Mattia Destro. Questo l’11 felsineo: Mirante; Rossettini, Maietta, Gastaldello, Masina; Brighi, Diawara, Taider; Giaccherini, Destro, Mounier.
Inizia #MilanBologna: le formazioni in campo. La diretta: https://t.co/NJmPqeYWG8 @Corriere_Calcio pic.twitter.com/W7a5glkHWO
— Corriere della Sera (@Corriereit) 6 Gennaio 2016
Milan – Bologna, la cronaca
Nei primi minuti di gioco si fa subito vedere il Bologna, che si dimostra pimpante e voglioso di fare punti. È un Milan timido infatti, poco lucido e troppo frettoloso; più precisi e attenti, invece, gli ospiti. La prima occasione ghiotta della gara si presenta per i felsinei: l’ex Destro viene servito in area, anticipa Donnarumma servendo un bel pallone per Mounier, ma il rossoblu viene a sua volta anticipato ottimamente da Alex, che evita così lo 0-1. Il Bologna ci crede ma pian piano esce fuori il Milan, che comincia a carburare facendo possesso e cercando di creare occasioni. I rossoneri ci provano, ma trovano un Mirante in splendida forma a chiudere la porta felsinea. L’estremo difensore, infatti, salva su Niang, Bonaventura e Bacca: da lodare le respinte su questi ultimi due, che si fanno ipnotizzare davanti alla porta. Si conclude così il primo tempo a San Siro.
Nella ripresa il Bologna si dimostra subito pericoloso con Giaccherini che, davanti a Donnarumma, lo scavalca con un pallonetto ma il pallone fa la barba al palo. Tuttavia, il Milan ritorna dalle parti di Mirante sfiorando più volte il goal del vantaggio. Ci prova due volte Niang, prima con un tiro strozzato sul fondo e poi con un tiro svirgolato a due passi da Mirante: sulla ribattuta Honda viene murato da un difensore avversario. La partita si fa vivace e adesso può succedere di tutto. È ancora il Milan a sfiorare il goal con Bacca, ma in due tempi non trova la porta, mentre il Bologna reagisce con Giaccherini, ma il suo tiro termina alto. Le due squadre si allungano e gli ospiti rischiano così nei contropiedi rossoneri. Pericolosi i padroni di casa con due falcate di Cerci, entrato al posto di Honda, ma l’ex Torino sbaglia in entrambe le occasioni: prima serve malamente in area Bacca, che viene anticipato; poi, servito preziosamente da Niang, si presenta davanti a Mirante, lo scavalca ma si allarga troppo sul fondo, non concludendo nulla. Mentre il Milan sciupa tutte le occasioni avute, il Bologna stavolta non perdona: all’82’, in contropiede, Giaccherini viene servito in area e, tutto solo, batte col destro Donnarumma, segnando lo 0-1 e facendo esplodere di rabbia i tifosi rossoneri. In poco più di 10 minuti ancora a disposizione, il Milan non riesce a trovare il guizzo giusto per aggiustare la gara. Ormai per i rossoneri è troppo tardi, a San Siro il Bologna ha la meglio e conquista 3 punti importanti.
#MilanBologna @BfcOfficialPage corsaro a San Siro, decisivo un gol di #Giaccherini all’81’. pic.twitter.com/ov6vqjz66F
— Serie A TIM (@SerieA_TIM) 6 Gennaio 2016
Altro stop dunque per il Milan di Mihajlovic, che deve fare i conti anche con la contestazione dei tifosi. I rossoneri avevano una sola parola d’ordine: vincere. Così non è stato e, dopo gli ultimi risultati non esaltanti (da salvare solo il 4-2 al Frosinone prima della pausa natalizia), il morale non può che essere a terra. Il bel gioco non arriva e la posizione in classifica non migliora: una vittoria avrebbe potuto portare il Milan a -2 dalla Roma, fermata 3-3 dal Chievo. Invece, i punti rimangono 28, gli stessi del Sassuolo che però ha ancora una partita da recuperare.