Gian Luca Mondo e la sua “Madonna delle cicatrici”

Creato il 16 luglio 2015 da Wsf

Gian Luca Mondo nasce a tredici anni a Torino, il 13 settembre 1987 alle ore 21,00 circa, durante il concerto di Bob Dylan con Tom Petty And The Heartbreakers. La decisione di devolvere la sua vita all’ascolto di ogni concerto mai tenuto da Bob Dylan è immediata. Purtroppo nel 1991 la scoperta di The Whole Of The Moon dei Waterboys di Mike Scott scatena la voglia e il bisogno di scrivere anche lui una canzone. Comincia con alcune poesie di Oscar Wilde, continua con alcune cover band e intanto entra in diretto contatto con musicisti di culto (Calvin Russell, Willy De Ville, Townes Van Zandt, Guy Clark…). A metà anni novanta entra nella Jean Laffite Band, cover di Lou Reed, e inizia a scrivere le prime canzoni. Nel 1999 con Michele Gazich e Filippo Giau prova a scrivere un disco di murder ballads, “Il Ballo Di Gein”. Dopo diverse esperienze in diversi ambiti segue il ritiro di un anno (2008) nella sua casa di campagna dove al piano compone e registra più di 100 canzoni. Ne uscirà il disco “Piume”, privatamente stampato nel 2010, registrato a Torino presso gli studi di Fabrizio Ronco e suonato tra gli altri da Michele Gazich, Ciuski Barberis (Ustmamò, Mau Mau, Mallory’s Switch), Luca Andriolo (Dead Cat In A Bag), Enzo Fissore (Mambassa), Gianluca Di Silvestro (Via Del Blues). Del 2011 è il libro di poesie “Il Museo Dello Sbaglio”. Segue la registrazione di “Perle”, secondo disco intimista e personale, che però viene abbandonata. In questi anni però è decisivo l’incontro personale con due uomini fondamentali: Lyle Lovett e Leonard Cohen. Dopo una lunga pausa dalla scrittura, ormai stabilitosi a Genova, scrive in poco tempo il disco conclusivo della trilogia fantasma “Petali” inciso a Bologna nello studio di Carlo Marrone (Murder). Il disco è pronto nel 2014, contemporaneamente a “Madonna Delle Cicatrici”, libro di poesie pubblicato da Erga Editrice di Genova con la prefazione di Michele Gazich, sorta di contraltare letterario alle canzoni di “Petali”.

(http://www.macrameufficiostampa.it/gianlucamondo/)

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Madonna Delle Cicatrici

E’ necessario condividere l’alfabeto

Perché abbiamo qualcosa da dirci

Ma dobbiamo anche capirci

Bisogna cucire la maschera bianca

Fa attenzione a Cassandra

Pare essere menzogna

Ciò che mi feriscono

Ometti senza speranza

Ometti di dire

Ma sei un’immensa suggeritrice

Io ti ho sempre creduta l’attrice protagonista

Invece l’attrice protagonista è una medicina

Tu sei solo sguardo e sandali e suggerimento

Io sono lo spettatore perché voglio sognare

Dato che sono capace a sognare

E te lo dimostro:

cicatrice, golem e pesce

Cenere e polvere

Farfalla e diavolo,

Questo è il mio sogno di oggi.

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L’uomo pare essere, lo Spirito è

Io ho avuto un padre, ho avuto un figlio.

Ho avuto una moglie, una fidanzata, un’amante

E anche una mademoiselle di rimpiazzo.

Perciò tu, che mi giudichi

Puoi andare a fare in culo.

Stai a navigare e inciampare sul lupo

Non sono discorsi da fare e rifare.

La bellezza di una singola stella

E’ una cosa che centra con l’odore,

Con il famoso tatto mertaviglia

E coe una serie di altri preziosi giocattoli colorati,

Considerazioni sullo spirito

E la sua diffidenza con l’Uomo,

Eccetera eccetera.

Insomma tutte le cose che

Se non ti dispiace

Non è questa la sede opportuna

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h.p. lovecraft spinge fuori gli occhi

per guardare bene la finestra

il ferro battuto fu proprio picchiato

dice parlando piano

non è che in tutto c’è un significato

io, per esempio, sento la fine

di tutto il mondo venire

e scopro finalmente che il vestito di Armani

che mi sono comprato

mi piace proprio.

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Qui ci si ama, e siamo i più belli

Siamo in fase di conquista del pianeta

Partiamo dal piemonte

E ci allargheremo nel famoso nord europa

A macchie d’amore

E di potenza

Renderemo la terra un leopardo

Di macchie d’amore prima

E una pantera nera di morte dopo

Ci stiamo vestendo, stiamo per uscire

Niente fermerà il nostro amore

Siamo stati ani in cantina a far ‘amore

Adesso siamo pronti a invadere

Questo strano mondo

In lacrime

Useremo dexedrina e sangue di agnello

Abbiamo da parte torce e garze mediche

Abbiamo noleggiato galere e lo stadio

Dove è morto Victor Jara

Faremo male

Le guerre sono tutt’altro che asciutte

Ma questa sarà breve e pulita

Abbiamo le idee chiare

Il nostro amore non avrà pietà

Saranno scosse di latte materno, e miele

*****

Una tempesta di lame nelle genti

calzascarpe nelle nostre mani

con il quale toglieremo gli occhi

Grifoni a grandinate, serpenti dentro tutto

Licaoni, sciacalli, iene e la tigre coi denti a sciabola

Ogni cosa è stata preparata

Per portare gli angeli nei punti strategici

E vedere con i nostri occhi

L’uomo pieno di chiodi

Comparire nela sera

Mentre strappa i chiodi

Dalle mani e li lancia

Quei chiodi di cui parlo da ore

Proiettili d’amore

A trafiggere altri uomini

Stavolta

(Poesie estratte da: “Madonna delle cicatrici”, Erga edizioni 2013, Copyright Gian Luca Mondo)

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