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Giancarlo Leone al Prix Italia: "Per Crozza spenderei tutto quello che ho" (Asca)

Creato il 25 settembre 2013 da Nicoladki @NicolaRaiano
"Per Crozza spenderei tutto quello che ho": Giancarlo Leone, direttore di Raiuno interviene al Prix Italia sulla trattativa con il popolare showman, ma aggiunge: "Non è Raiuno che negozia". Leone, tuttavia, sottolinea che Crozza "è coerente con la politica della rete, che è la tv dei numeri uno", così come, ha detto, lo sono Antonella Clerici, Mara Venier, Carlo Conti, Fiorello o Jovanotti, "possiamo dire che c’è un forte interesse da parte della rete – ha detto ancora Leone – cerchiamo di arrivare a un risultato, ma non siamo in grado di dire se ci sarà".
Tra le novità annunciate per la stagione 2013-2014 della rete, Leone ha indicato due/tre puntate con Massimo Ranieri da gennaio, mentre a dicembre ci sarà Benigni: "Aspettiamo che sciolga la riserva finale sul progetto", ha precisato. A dicembre partirà anche "Mission" che porterà una decina di vip tra i profughi in Africa e Medio Oriente, con la collaborazione di due ong come l’Unhcr e Intersos, "vogliamo ricordare che esistono questi mondi al grande pubblico coinvolgendone almeno una parte – ha sottolineato Leone -: se riusciremo a fare il 15% di share, 4 milioni di telespettatori, dei 30 milioni autunnali, vedranno quei mondi anche attraverso gli occhi di personaggi noti. Li riprenderemo e li racconteremo, poi li riporteremo in studio con gente del settore che ci spiegherà la realtà e faremo una raccolta fondi per quei campi, se solo il 10% sarà sensibilizzato, mi sentirei orgoglioso". Tra i protagonisti Paola Barale, Emanuele Filiberto di Savoia, Michele Cucuzza e Barbara De Rossi, Candida Morvillo, Francesco Pannofino, Albano con le figlie. Per la puntata che verrà registrata in Giordania il cast "è in fase di reperimento".
Quanto a "La Vita in Diretta" che con la nuova conduzione e l’approccio più misurato di Paola Perego e Franco Di Mare, registra un avvio non esaltante, Leone ha parlato della necessità di un assestamento come per ogni novità: "Possiamo permetterci di soffrire un pochino, ne parleremo a maggio – ha aggiunto – sono sicuro che la strada imboccata è quella giusta". Quanto alle dimissioni del capo progetto Pietro Raschillà, Leone ha parlato di "mancanza di amalgama": "Non tutti vanno d’accordo, succede molto spesso", ha detto.
Tra dicembre e marzo ci saranno poi tre sperimentazioni di tv itinerante, "Long lost family", "Love is in the air", e "Ritorno da me". Mentre "C Factor", sottotitolo "non ci resta che ridere", sarà da gennaio il talent dedicato alla comicità. Su "Domenica In", affidato a Mara Venier, "si tornerà a parlare di intrattenimento e di spettacolo".
Quanto al ritardo di "Ballando con le stelle" Leone ha assicurato che non c’è alcun giallo, ha spiegato che otto dei dodici ballerini sono stati selezionati per i mondiali di settembre ed è stato quindi deciso di far slittare il programma di tre settimane.
Inevitabile un cenno a Sanremo: "Avremo la grande coppia (Fazio e Litizzetto, ndr). La celebrazione dei 60 anni della Rai sarà il fil rouge della prossima edizione, ma come faranno Fabio e Luciana avremo tempo di parlarne".
Infine la star Montalbano, che ha creato qualche sofferenza alle altre reti Rai, la sera del mercoledì. "E’ un prodotto di eccellenza – ha detto Leone – è inevitabile che produca effetti, anche se mercoledì scorso ha avuto uno share del 17% e questo vuol dire che c’è posto per tutti. E’ possibile che possa aver generato qualche danno, ma fra due settimane Montalbano finisce, mentre 'Virus' (su Raidue, ndr) prosegue, tutto prosegue. E la forza che c’è in questi programmi non è stata spenta, è stata soltanto rinviata".

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