Giardini botanici, semi da adottare e la Foresta Rossa di Velasco Vitali

Da Silviapare
Ieri alla radio si parlava degli orti botanici della Lombardia, di come rivitalizzarli o meglio mantenerli in vita in questo periodo di crisi in cui anche i musei soffrono molto e bla bla bla. Un'idea carina che hanno avuto si chiama "Adotta un seme", con dodici piante protette di cui potete acquistare i semi online. Io, anche se non ho il giardino, penso che comprerò dei semi di Iris da regalare, perché l'Iris mi ricorda tanto la tombola dei fiori a cui giocavo da bambina.Mi era venuta voglia di fare il paragone con il Desert Botanical Garden di Phoenix, che resta aperto fino alle nove di sera (di notte le piante sono illuminate ad arte, con effetti davvero insoliti), che ospita al suo interno un ristorante e una serie di concerti, ma forse sarebbe un paragone impietoso, visto il periodo di crisi e bla bla bla.E così, visto che lo Stato se ne frega della sua cultura e delle sue bellezze, ogni tanto ci pensa qualche privato ricco sfondato (e lo dico con grande rammarico) a organizzare qualcosa di bello. Come la famiglia Borromeo, proprietaria delle isole del lago Maggiore, che ha chiamato l'artista Velasco Vitali perché ricreasse alcune sue opere nel meraviglioso giardino botanico dell'Isola Madre. Io me lo sono perso, ma sono molto contenta che ci sia stato.

Foto di Carlo Borlenghi. Altre foto qui



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