A volta la natura ci mette del suo, così che si trovano degli spazi così belli da sembrare progettati e costruiti ad arte.
Nel caso di Ta Phrom non sapremo mai cos'è davvero progettato e cos'è naturale.
Si tratta sicuramente di un'area religiosa, un tempio, e quindi costruita, ma abbandonata da molti secoli.
I particolari ficus di cui vediamo le radici in foto, che "strozzano" il tempio, sono cresciuti naturalmente o erano stati messi a dimora durante la sua costruzione ?
Ta Prohm è un tempio di Angkor, in Cambogia, costruito principalmente nel tardo dodicesimo e agli inizi del tredicesimo secolo dopo Cristo. Angkor è il sito archeologico più importante della Cambogia e nel periodo compreso fra il IX ed il XV secolo fu il centro politico-religioso dell'Impero Khmer e ne ospitò le capitali.
Nel corso del XV secolo le grandi costruzioni di Angkor vennero quasi del tutto abbandonate in seguito all'attacco dei Thai (il principale gruppo etnico della Thailandia) e allo spostamento del centro politico ed economico del regno Khmer. Solo alcune aree ed alcuni templi di Angkor rimasero abitati e governati, e tra esse il gigantesco tempio di Angkor Wat, che divenne un monastero buddista e centro di pellegrinaggio. Ta Prohm rimase abbandonato a se stesso ed una natura rigogliosa cominciò a coprirlo.
Le prime notizie su un'incredibile città di pietra racchiusa dalla giungla giunsero in Occidente verso la fine del XVI secolo, ad opera di portoghesi, ma la grande città e i suoi templi restarono in buona parte nascosti dalla vegetazione fino alla seconda metà del XIX secolo, quando i resoconti di esplorazioni per lo più francesi iniziarono il mito della scoperta della "città perduta nella giungla" che affascinò generazioni di europei.
Quando nel ventesimo secolo cominciarono gli sforzi per la conservazione ed il restauro dei templi di Angkor, Ta Prohm fu appositamente scelto dalla École française d'Extrême-Orient per essere lasciato così come era stato trovato come "concessione al gusto del pittoresco" (Glaize). Glaize scrive che il tempio fu scelto perché era "uno dei più imponenti e perché meglio si univa alla giungla, ma non al punto di diventarne completamente racchiuso". Ciononostante molti sforzi furono fatti per stabilizzare le rovine per permetterne l'accesso ai visitatori, affinché si mantenesse "questa condizione di apparente trascuratezza".
Dopo questi breve sintesi storica. Torna la domanda, è uno spazio naturale o è uno spazio progettato ?
Radici di un albero che corrono lungo la galleria della seconda recinzione. Il tempio fu usato come location cinematografica nel film Tomb Raider, il ben noto film del 2001 diretto da Simon West, il cast include Angelina Jolie nel ruolo di Lara Croft.
Gli alberi che crescono nelle vicinanze e all’interno delle rovine di Ta Phrom attirano ogni anno centinaia di turisti, affascinati dalla loro maestosità e dalla forma dei loro tronchi e delle loro radici. Alcuni di questi alberi sono Ficus magnolioides, anche detti "Ficus strangolatori", mentre altri appartengono alle specie Tetrameles nudiflora.
Il Ficus_magnolioides una pianta tipica delle foreste pluviali e, in questo ambiente, si accresce spesso in forma di rampicante parassita. Infatti, quando germina sul ramo di un albero, propaga le sue radici attorno al tronco dell'ospite, soffocandolo ed eventualmente uccidendolo per soppiantarlo e prenderne il posto, da cui il nome comune di albero strangolatore o stritolatore.
In questo post si segnala che pur essendo dei giganti arborei, questi ficus non sono necessariamente alberi di molti secoli, ma possono avere anche solo alcuni decenni di età.
Non si trovano molte notizie sulla specie Tetrameles nudiflora. Possiamo dire che si tratta di un albero di grandi dimensioni, deciduo, che ha spesso grandi cavità, e distribuito in Asia, Indonesia ed in Austrialia. Si tratta di una specie inclusa nella lista Lista Rossa IUCN delle specie minacciate, cioè a rischio di estinzione. Scheda botanica.
VISITE VIRTUALI. Delle splendide foto di questo sito le troviamo sul portale Viaggio in Cambogia. Un vero e proprio tour virtuale, con tanto di viste panoramiche a 360° scorrevoli e video lo troviamo su AirPano.