Giardino Botanico Fondazione André Heller;
così è scritto sul cartello di segnalazione situato sulla via principale che costeggia il lago nel centro di Gardone Riviera.
Dopo qualche metro in salita e qualche scalino, varco la soglia di un luogo surreale sospeso tra sogno e magia, dove l’arte si mescola felicemente ad una collezione di oltre 3000 specie di piante provenienti da varie parti del mondo.
Strano luogo davvero il giardino Heller! Impreparata mi aspettavo di visitare un tradizionale orto botanico ospitante un’austera raccolta di rarità vegetali.
Quanto mi sbagliavo!
Intorno al 1901, con il precedente proprietario Arturo Hruska, naturalista e botanico, medico dentista degli Zar, dei Savoia, dei papi Pio XII e Giovanni XXII, di re Alberto del Belgio, il giardino fu progettato con uno stile più tradizionalista. Dal 1988 la proprietà passa al viennese André Heller, artista multimediale, annoverato fra gli più influenti e di successo nel mondo, il luogo subisce un’importante trasformazione. La forte impronta artistica del suo nuovo proprietario prende il sopravvento ed interagisce prepotentemente con la natura. Il visitatore diventa spettatore. Ad ogni curva il sentiero conduce non più a semplici stanze vegetali, ma a quinte teatrali, mises-en-scène per stupire ed incuriosire.
L’arte, talvolta sfiorando il kitsch convive con collezioni etniche ed appariscenti forme vegetali. Il colore gioca la parte principale e dona struttura all’insieme.
La visita al giardino non lascia indifferenti…mi accorgo solo uscendo che all’ingresso nel mosaico del primo tratto di sentiero è incastonata la celebre frase del Petrarca :”I’vo gridando pace”
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