Un giardino speciale
quello di Chiara Calabrese, un giardino fotografico in cui si incontrano due grandi amori, la natura e la fotografia e dove la parola fotografia ricalca esattamente l’origine del suo significato, scrivere (grafia) con la luce (fotos)
“vedi la foto con le filigrane delle foglie? Ecco, se io non avessi letto i tuoi consigli, quella foto non ci sarebbe”.
La stessa passione per il mondo vegetale e due foglie hanno fatto incrociare il nostro cammino, sono stata invitata a visitare un giardino diverso, fatto anche di luce e di poesia e sono rimasta affascinata dalla bellezza delle piante catturate nell’essenza e nell’anima, una visione pura frutto di un procedimento che sa di antico e di magia:
“Raccolgo fiori, radici, foglie, bacche e quanto d’ispirazione mi offre il giardino, e anziché comporre ikebana in vaso, li acconcio su della carta fotografica, già trattata o che tratto personalmente. La composizione avviene nel ventre buio e materno della camera oscura, dove in una pressa stabilizzo il tutto affinché il risultato finale non sia (involontariamente ed eccessivamente) mosso, sfocato o impreciso. Saranno i raggi del sole o la luce tenue della luna, una volta portata e sistemata esternamente la pressa, a occuparsi d’ imprimere sul foglio la traccia degli elementi naturali.“
Nelle opere di Chiara lievità, natura e colori si fondono in un’elaborazione non schematica della tecnica lumen print. Un processo alchemico che gioca sui tempi di esposizione, forme, trame e colori con una tecnica di stampa per contatto che limita al minimo l’intervento umano.
“Un giorno, ero in campagna, avevo con me un libro sull’aura, e mi concentravo sulla lettura. Alzando lo sguardo dalle pagine, sono rimasta rapita dalla luce che passava attraverso dei ciclamini selvatici lì vicino. Ho osservato a lungo, e nei giorni successivi, quasi per corrispondenza cosmica, ho scoperto tramite qualcuno di speciale una tecnica antica che si liberava persino dall’orpello del corpo macchina, che invitava a disporre di quello che è di tutti e non può essere posseduto, ma accolto. Le fonti non erano certe nè ben specificare, e allora ho cominciato a sperimentare“
Chiara Calabrese esporrà il suo giardino fotogafico in una mostra che si terrà nell’ex Carcere Borbonico di Avellino durante il mercato natalizio di dicembre, dove metterà a disposizione le sue opere per “chi vuole adottarne e accoglierne una nella propria casa”.
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