Da tanto tempo
desideravo visitare un giardino che già sapevo speciale, di quelli che ti entrano nell’anima, quelli dai quali non vorresti più andare via.
Ho fantasticato su Botanica Santa Marizza da quando ne avevo visto le fotografie pubblicate sul magazine francese Côté Sud in un articolo risalente ad almeno quindici anni fa, avevo letto del vivaio specializzato in piante da ombra di Ruggero Bosco e di sua moglie Yoshiko e del recupero del casale seicentesco di famiglia con annesso terreno divenuto palestra di esercizi botanici e di stile. Perchè di stile in quel luogo ce n’è tanto, un connubio ben riuscito di cultura europea e giapponese che si fondono con grazia ed armonia.
All’epoca dell’articolo il vivaio partecipava alle più importanti mostre vivaistiche con una collezione botanica che rappresentava una novità, edere, hoste, ellebori, felci e altre piante da ombra e da giardini antichi, la stessa collezione ora si può ammirare solo a Varmo, nella bassa campagna friulana non lontano da Udine.
Nell’autunno dello scorso anno ho varcato la soglia del cancello di Botanica Santa Marizza e con la guida di Yoshiko ho attraversato i diversi ambienti di sperimentazione del vivaio. Sfere di bosso perfettamente plasmate segnano l’ingresso, poste a contorno di un gazebo in ferro completato da tavolo e sedute spaiate, sono pronte in vasi di varie misure per soddisfare ogni cliente. Si passa poi alla zona orto che si divide un rettangolo di terra con le graminacee, in mezzo un invitante salottino con tavolo in pietra e la naturale tovaglia di muschio ospitava in quella stagione i frutti del soprastante cotogno le cui fronde nell’estate regalano frescura al delizioso angolino.
Seguono boschetto con ingresso ad arco formato dall’intreccio dei rami dei carpini e altre aree con piccoli stagni segnate sul percorso dalle tardive fioriture di alcuni geranium e rose, altra specialità del vivaio.
Avvicinandosi alla casa padronale un ampio spazio è dedicato all’arte topiaria, sempre i bossi declinati in varietà (pumila, balearica, rotundifolia, chinensis, ‘Elegantissima’, ‘Rosmarinifolia’) si prestano ai giochi di forme. Poco prima del cancello che divide lo spazio più intimo dal vivaio, una ricca collezione di vasi antichi fa mostra di sé sull’étagère versione extra large.
Oltre al piccolo cancello in ferro, un sentiero di lastre in pietra, regolari ma differenti per misura, segna il percorso fino a casa e separa un denso prato formato da basse piante da ombra accostate con gusto sicuro e raffinato, frutto di un progetto che vede l’influsso jap più accentuato.
A Botanica Santa Marizza si respira arte, storia e bellezza, ecclettico luogo che riflette la personalità dei suoi creatori, Ruggero Bosco si occupa di restauro e recupero di giardini storici e allestimenti floreali per grandi eventi aiutato dalla moglie.
Non basta certo un articolo per raccontare tutta la magica atmosfera del giardino, la visita, se passate da quelle parti, è più che consigliata!
Vivaio-Giardino Botanica Santa Marizza
aperto solo su prenotazione
Via Angilar, Santa MArizza, Varmo (UD)
tel. 0432 778487 cell. 3385093123 ruggerobosco1@virgilio.it